Correva lanno di grazia 1971, esattamente l8 settembre e il Novara di Carlo Parola incontrava per lultima volta nella sua storia il Milan sul prato di San Siro non ancora contaminato da copertura e terzo anello. Era il Milan di Cudicini, Schnellinger, Rosato, Benetti, Bigon, Rivera, Prati, con in panchina il paron Nereo Rocco: finì 2-0 con gol di Biasiolo e Bigon. Alle 16 di oggi (diretta Raitre), 38 anni e 4 mesi dopo, il Novara ritrova la Scala del calcio (per la verità l8 settembre 1974 sempre in coppa venne battuto 2-0 dallInter con i gol di Boninsegna e Nicoli) contro il super Milan brasiliano. «Per loccasione ci presenteremo al Meazza in smoking, perchè per noi questo è un match storico», afferma il ds Pasquale Sensibile. Tanto importante e sentito nella cittadina piemontese che i 50 chilometri che dividono Novara da Milano saranno intasati da un lungo serpentone di 70 pullman e centinaia di auto che, con in testa il sindaco leghista Massimo Giordano, riverseranno nello stadio milanese oltre settemila tifosi della squadra guidata da Attilio Tesser. Davvero unimpresa quella del Novara che nella coppetta di casa nostra ha via via eliminato Pescina, Modena, Parma e Siena (le ultime tre vincendo in trasferta) e ora sta facendo sognare una città intera.
Già, perchè sono ben 32 gli anni di assenza dalla serie B e lattuale Novara targato Tesser sta facendo meraviglie nella prima divisione della lega Pro (la ex serie C1): primo in classifica con 5 punti di vantaggio sulla Cremonese; unica squadra ancora imbattuta tra le 122 professioniste; difesa record con appena 8 gol subiti grazie alle prodezze del 21enne portiere kosovaro Samir Ujkani (meglio di lui, con 7 reti incassate il brasiliano Rafael De Andrade del Verona). Sette stanieri in rosa (oltre a Ujkani anche 2 francesi, 2 argentini, uno svedese e un brasiliano) e un presidente giovane, il 32enne Massimo De Salvo che ha investito sul Novara grazie alle cliniche in Piemonte, tra le quali il San Gaudenzio cittadino e che presto nel centro di Novarello farà costruire un palasport. Ma anche una gestione amministrativa oculata: 500.000 euro la spesa dellultima campagna acquisti con 21 giocatori arrivati e 17 venduti. Pezzi da novanta i vari Fontana, Motta, Morandi, Jidayi e lex interista Nicola Ventola che tutti i giorni si sobbarca il viaggio Torino-Novara per allenarsi e che ha accettato lo stipendio minimo (40.000 euro annui).
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