Cronaca locale

E ora è l’Ulivo a chiedere l’aumento delle licenze

Strano ma vero. Ora a chiedere di distribuire nuove licenze dei taxi sono quelli del centrosinistra. «Letizia Moratti applichi il decreto Bersani che con le nuove modifiche sarà adeguato anche per Milano - va di fretta Pierfrancesco Majorino, segretario cittadino dei Ds e consigliere comunale dell’Ulivo -. Il sindaco abbia il coraggio di riconoscere l’utilità di aumentare il numero dei veicoli in circolazione al servizio dei cittadini. Oggi non ci sono più alibi per non applicare un provvedimento utile varato dal governo». Miracoli della politica. Parole impensabili quando a voler più auto bianche in circolazione era un sindaco di centrodestra come Gabriele Albertini e dall’opposizione si soffiava sul fuoco della protesta. Non sempre pacifica e rispettosa delle regole. «Sono soddisfatta per l’accordo raggiunto - il commento di Letizia Moratti -. Lavoreremo per dargli concretezza. Noi eravamo pronti anche con soluzioni alternative per evitare disagi, ma questa intesa crea le condizioni per riaprire un dialogo a livello locale che abbiamo sempre auspicato da quando si è aperto il conflitto». Sospiro di sollievo anche in Provincia. «Sono felice - le parole del presidente Filippo Penati - che si sia raggiunto un accordo. La situazione aveva raggiunto livelli critici e non c’erano le ragioni per arrivare ai blocchi a cui si è arrivati. C’è spazio di trattativa e l’obiettivo è migliorare il servizio per i cittadini. Credo si possa raggiungerlo se ci sarà collaborazione». Dalle Regione parla Raffaele Cattaneo. «Occorre trovare - spiega l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità - al tavolo dei Comuni del bacino aeroportuale una negoziazione che permetta a tutti i Comuni di muoversi secondo una linea condivisa che preveda anche un'evoluzione nel numero delle licenze. Ovviamente con una modalità concordata secondo un percorso gestito insieme con i tassisti. Il numero non l’ho in mente. Non credo che il problema sia di stravolgerlo o di raddoppiare le licenze. Credo che si debba intervenire insieme sul numero e sulle modalità di funzionamento del servizio. Già oggi con gli attuali 5mila taxi che ci sono a Milano il servizio potrebbe essere migliore. La risposta va data tutti insieme.

Ci sarebbe un miglioramento per i consumatori anche a tariffe invariate se diminuisse il tempo d’attesa».

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