E Padova si prepara a un cda «targato» Abn

La Popolare non si è presentata all’assemblea di ieri, domani seconda convocazione. Gli olandesi: «Non resteremo in minoranza»

da Milano

Abn Amro restituirà entro domani agli azionisti le azioni Antonveneta che sono state conferite in adesione all’Opa lanciata dalla banca olandese. Ha invece seccamente smentito l’intenzione di vendere la quota attualmente in suo possesso, anche se la cessione rimane tra le opzioni possibili. E questo mentre ieri la Bpi non si è presentata all’assemblea della banca padovana, facendo mancare il quorum del 50% necessario in prima convocazione. Così sempre domani gli olandesi si troveranno a poter nominare il nuovo cda in seconda convocazione, in una situazione ancora fluida, in cui lo stesso gruppo di Amsterdam ha dichiarato di volersi tenere le mani libere per ogni eventualità. E sia la decisione della banca lodigiana di non chiedere al Tar la sospensiva del blocco di diritto di voto delle azioni decisa dalla Consob per l’azione di concerto con Ricucci, ma di andare a un giudizio di merito, sia la decisione della Procura di Milano di sequestrare le azioni (di cui si parla nell’articolo qui sopra), non contribuiscono certo a semplificare la vicenda.
Ma veniamo alle azioni: Abn restituirà domani il 2,03% raccolto con l’Opa perchè non è stato raggiunto l’obiettivo di superare il 50% del capitale, mentre per il 29,92% attualmente detenuto, il portavoce olandese ha detto che la banca «ha un termine del 25 agosto, ultimo giorno in cui possiamo cedere le nostre azioni alla Lodi. Fino ad allora ci teniamo pronti e guardiamo a tutte le opzioni possibili, inclusa la vendita a Bpi o ad altri». Abn ha infatti ribadito più volte di non essere intenzionata a rimanere come socio di minoranza in Antonveneta. E ieri è stato confermato che il ricavato dell’aumento di capitale di Abn che era stata fatto in vista dell’Opa Antonveneta sarà restituito agli azionisti.
Quanto al ricorso al Tar contro la decisione della Consob, la rinuncia alla sospensiva significa che la discussione sul merito sarà fissata per l’inizio di ottobre e che in quella occasione saranno discussi tutti i ricorsi presentati nell’ambito della scalata: quelli di Bpi, Coppola, Gp Finanziaria, Lonati, Fingruppo ed Emilio Gnutti.
L’assemblea dell’Antonveneta prevista ieri è stata rinviata perchè era presente solo il 34,3% del capitale, che viene dalla somma della quota dell’Abn con quella del Lloyd Adriatico, che detiene il 2,758%, favorevole alla soluzione «olandese». Non sono mancate le battute ironiche: «Le soap opera sono sempre interessanti» ha detto Leopoldo Mazzarolli, consigliere di amministrazione in prorogatio.
A questo punto, con i procedimenti che si intrecciano e le indagini delle due Procure, potrebbe riaccendersi anche il confronto tra Bankitalia e la Commissione europea.

Senza contare gli interrogativi che si aprono sull’Opa lanciata dai lodigiani. Insomma, le mosse di Consob e Procura sembrano aver riaperto una partita che sembrava chiusa. In Borsa il titolo Antonveneta è rimasto sostanzialmente stabile (più 0,12%), mentre Bpi ha chiuso a meno 1,65 per cento.

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