E papà si gettò nel vuoto per il piccolo

Viareggio. Ha abbracciato il figlioletto di 8 anni, Luca, e si è lanciato nel vuoto da una tettoia alta alcuni metri per sfuggire alle fiamme. Il bimbo è rimasto quasi illeso tranne un taglio alla testa, il padre è stato operato d’urgenza all’ospedale della Versilia per un trauma toracico dovuto alla drammatica caduta. Il bambino, ricoverato nel reparto di pediatria, se la caverà senza problemi. Una storia che ha dell’incredibile e che anche all’interno di una storia senza amore come questa, solo fatta di odio e di rabbia, c’è un cuore grande che batte forte. Quello di un babbo di 36 anni, Bruno, che ha preferito sacrificare la propria vita pur di salvare quella del sangue del suo sangue. È riuscito a salvarlo, a non farlo inghiottire da quella sciagura senza precedenti e ha fatto quello che ogni padre con il cuore come il suo farebbe per il suo bambino: salvargli la vita a costo di mettere a repentaglio la propria. Adesso è grave in ospedale, ma l’amore che nutre per quel figlio riuscirà a farlo sopravvivere anche a questa assurda e impensabile avventura senza senso. Non è andata così invece per la piccola Jessica. Lo strazio ha preso il sopravvento su tutto nella sua via piena di morte, via Ponchielli. E ora tutti piangono questo angioletto strappato alla vita morta per una colpa non sua e per un destino troppo bastardo.

I suoi genitori si sono salvati ma anche loro sono gravissimi nelle strutture di Roma e Torino. Adesso sperano sono di rivedere il loro cucciolo, ma non sanno ancora che quelle fiamme assassine gliel’hanno strappata per sempre.

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