E Parma opziona l’ex Intesa

Se la cordata Popolare Vicenza-Monte Paschi medita di spartirsi gli sportelli in eccesso di Intesa Sanpaolo secondo un criterio territoriale, l’alleanza Cariparma-Credito Emiliano poggia invece sul fatto che la prima avrebbe messo nel mirino la gran parte delle filiali ex Banca Intesa. Lasciando le rimanenti e tutte quelle Sanpaolo all’istituto di casa Maramotti. La porzione di rete ceduta da Milano e Torino è quasi paritetica ma a dettare la preferenza di Parma, che ha «opzionato» 82 filiali contro le 116 del Credem, è un ragionamento industriale legato ai diversi sistemi operativi prima impiegati dalle due spose.

Malgrado i software di Cariparma e dell’ex Intesa non fossero pienamente compatibili, Parma è infatti già impegnata a «collegare» le 173 filiali Ca’ de Sass che hanno rappresentato parte della dote concessa da Corrado Passera in cambio dell’ok del Crédit Agricole alle nozze con Torino. Da qui la convenienza per l’istituto di Guido Corradi (136,9 milioni l’utile a giugno) di sfruttare gli investimenti sostenuti anche per cercare di avvantaggiarsi delle rinunce imposte a Milano dall’Antitrust.

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