E Rasetto stempera la tensione: soluzione insieme al centrodestra

E Rasetto stempera la tensione: soluzione insieme al centrodestra

(...) ribattendo di aver risposto immediatamente «ai solleciti degli assessori regionali Rambaudi e Vesco partecipando alle riunioni promosse dalla Regione». E poi passa al sindaco Marta Vincenzi, al quale Repetto, pur senza mai nominarla espressamente, riserva parole poco tenere. Un rimprovero quasi, per far sapere al Comune che loro in Provincia su questa difficilissima gestione degli immigrati stanno lavorando, eccome. E sin da quando è cominciata l’emergenza degli sbarchi. Ma a differenza di altre istituzioni - leggi Comune - hanno preferito un’attività sottotraccia e silenziosa. Senza bisogno di apparire sulle prime pagine dei giornali. A scanso di equivoci, ecco il pensiero del presidente, nero su bianco.
«Tengo a precisare che la giunta provinciale, come sua abitudine, non intende partecipare al protagonismo mediatico che, anche in queste circostanze, ho avuto modo di rilevare. Rispettosi dei ruoli istituzionali, delle conseguenti competenze e dell’autonomia dei Comuni, riconosciamo alla Regione il ruolo demandato di coordinamento, indirizzo di azione e provvedimenti tesi a portare alla soluzione problemi complessi e delicati. In tale contesto la collaborazione della Provincia sarà sollecita, totale e “silenziosa”, com’è stata finora». Tutto chiaro, insomma. A tal punto che in serata il segretario provinciale dei democratici, Victor Rasetto aggiunge alla nota del presidente una sua personale. Un modo per stemperare - e per confermare - le tensioni all’interno del partito che in un clima così come quello che si è creato in queste ultime settimane, non portano certo a nulla di positivo. Con i banchetti del Pdl per raccogliere le firme contro l’amministrazione comunale da una parte e dall’altra i democratici impegnati a difendere l’amministrazione comunale e ad attaccare il governo.
Il punto della questione, secondo Rasetto, è un altro. Si tratta di fare un salto di qualità, di abbandonare interessi di parte e atteggiamenti di speculazione politica a meri fini elettorali, e di pensare ad una soluzione comune. L’invito è rivolto a tutti i partiti politici, di centrosinistra e centrodestra di Genova, scrive il piddino, «affinché sia possibile di sedersi tutti assieme attorno a un tavolo per ragionare su punti propositivi condivisi che diano l’esempio dell’abbandono di atteggiamenti ideologici pregiudiziali e gli opposti estremismi». Così come è successo a Sampierdarena con i capigruppo del Municipio Centro Ovest, Lega compresa, che si sono riuniti per trovare una soluzione alternativa al sito individuato dal Comune per ospitare i profughi. E l’hanno fatto.

Così come è sempre stata anche la linea tenuta fin dall’inizio su questa vicenda dal nostro Giornale, che vale ripetere ancora una volta: non siamo contro l’accoglienza degli immigrati, ma continuiamo a pensare che metterli nel cuore della città, in mezzo a scuole e famiglie senza nessuna garanzia di controllo, sia una follia. Che crea soltanto insicurezza e tensione. Proprio come nel Pd.

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