E per riparare le strade 12 milioni

La pioggia è stata l’emergenza di queste festività ancora in corso: ha trasformato la città in una palude, provocando allagamenti, incidenti, maxipozzanghere che non facevano in tempo ad asciugarsi prima del nuovo, ennesimo nubifragio. Risultato: voragini dal centro alla periferia, sampietrini saltati, manti stradali, fatti evidentemente male, che non hanno retto.
Il Comune ha così deciso di correre ai ripari. È di ieri l’annuncio del sindaco di destinare 12 milioni di euro al rifacimento di 51 nuove vie, per un totale di circa 46 km di nuova pavimentazione stradale, «per evitare - sottolinea Veltroni - ulteriori allagamenti». La spesa prevista si aggiunge ai 70 milioni di euro che il Comune ha stanziato, dal 2003 a oggi, per il piano straordinario di rifacimento completo di 200 vie, pari a 170 km di pavimentazione. Sulle nuove strade verrà rinnovato il manto e il sottofondo stradale (con conglomerati modificati e ecocompatibili) e ristrutturato il sistema fognario superficiale, costituito dalle caditoie (aperture nella cunetta della strada per l’immissione dell’acqua delle fognature) e dalle tubazioni di allaccio alla fogna stessa: quello, per intenderci, che ha il compito di raccogliere e drenare le acque meteoriche e che è stato messo a dura prova in questi giorni. E che, evidentemente, la prova non l’ha superata. Fino a ieri il tipo di intervento effettuato riguardava solo la parte superficiale delle caditoie. Da oggi, data la situazione, si è deciso di intervenire in maniera più strutturale, per risolvere il problema. Sperando che basti.
I primi interventi di questo tipo sono già stati avviati, dal 27 dicembre, a lungotevere degli Alberteschi, a lungotevere degli Anguillara e da lunedì scorso anche a via di Torrevecchia (XVIII municipio). Dal 9 gennaio partiranno quelli in via di Portonaccio (V municipio), nel tratto da via De Dominicis al ponte ferroviario, via di Tor Bella Monaca (VIII) e corso duca di Genova (XIII). Si interverrà poi in tutti i quartieri, dal centro alla periferie: saranno interessate, infatti, strade centralissime come via Piave, alcuni tratti di Lungotevere, via di Propaganda e via Boncompagni, ma anche zone più periferiche come, via di Tor Pagnotta, via di Trigoria e tratti di Nomentana, Tiburtina, Collatina e Appia Nuova.
«Gli interventi - assicura Giancarlo D’Alessandro, assessore capitolino ai Lavori pubblici - si concluderanno entro aprile». «È importante - sottolinea Veltroni - che vengano completamente rifatti i manti stradali, con un occhio particolare per le caditoie, per contrastare una situazione meteorologica nuova per Roma, segno di mutazioni radicali nel clima». «Abbiamo monitorato tutti i punti in cui l’allagamento della strada è costante - aggiunge D’Alessandro - e stiamo valutando modalità nuove di gestione delle caditoie che impediscano, ad esempio, l’accumulo di foglie all’imbocco del chiusino». E il problema dei sampietrini, saltati come non mai in questi giorni di pioggia? «Devono essere salvaguardati dove hanno un senso storico - chiarisce Veltroni -.

Dove invece sono stati collocati solo negli anni Cinquanta, per risparmiare, forse vanno riesaminati». Un discorso che riguarda via Nazionale, ma anche piazza Venezia, zone in cui i lavori di restyling inizieranno tra sei mesi.

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