A quattro anni dalla deposizione di Muammar Gheddafi, in Libia scoppia il caos, con i gruppi estremisti che minacciano di invadere l'Italia. Mentre l'Occidente attende una risoluzione Onu per la gestione del conflitto e in molti paventano la possibilità di un intervento militare, rispunta il nome di Romano Prodi.
Secondo diverse fonti, riprese da Corriere e Sole24ore, il Professore potrebbe infatti affiancare il mediatore in carica delle Nazioni Unite Bernardino Leon per affrontare la crisi. L'ex premier si è detto già pronto a partecipare attivamente e avrebbe già raccolto il favore di Matteo Renzi, che ne apprezza l'esperienza internazionale e la conoscenza della situazione nordafricana. Inoltre, racconta il Corriere, "la scorsa estate furono proprio le fazioni libiche a indicarlo come mediatore gradito e ascoltato".
A sponsorizzare Prodi c'è anche il libico Mansur Tantush, presidente dell'Unione islamica in Italia, che a Radio24 lo ha definito "l'unica persona che possa risolvere la questione libica, perché è un personaggio molto conosciuto in Africa ed è un conoscitore molto addentrato nei problemi libici".
Del resto lo stesso Professore al Fatto ha detto di sapere "che la guerra in Libia del 2011 era un errore nostro, delle potenze occidentali" e che "l'Italia ha addirittura pagato per fare una guerra contro i propri interessi", che Silvio Berlusconi "si è fatto trascinare dalla Francia". Insomma, che se fosse stato per lui, non saremmo mai entrati in guerra con la Libia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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