In seguito alle polemiche sul trasferimento dei ministeri al Nord e
all’inchiesta sui presunti illeciti per favorire la carriera politica
di Renzo Bossi, avrei una controproposta per la Lega: il trasferimento
del Trota al Sud.
Per mimetizzarsi nel suo nuovo ambiente, il
Trota dovrebbe ribattezzarsi con un nome scelto fra un trittico di
pesci terroni: sgombro, pezzogna o spigola, che ha il vantaggio del
doppio passaporto perché al Nord si chiama branzino e dunque lui
conserverebbe un legame con la Padania.
Sedi indicate per il trasferimento: Napoli, Caserta provincia, Calabria saudita, grandi scuole di vita e malavita.
Il decentramento della famiglia Bossi avrebbe le seguenti utilità: modica quantità dei Bossi distribuita in varie zone d’Italia, come esige il federalismo; accoglimento della richiesta dei sudisti secessionisti per i quali ci vorrebbe un Bossi al Sud; sradicamento del Trota dall’habitat mefitico che lo ha inguaiato e gli impedisce di mostrare il suo talento; possibilità di proseguire i suoi studi di stregoneria, fatture e malocchio presso università di megere, vajasse e veggenti assai più qualificate; possibilità di conoscere meglio l’illegalità studiandone la pianta, ovvero laddove nasce e fiorisce; liberarlo dall’ingombrante protezione del Padre Boss e metterlo nelle stesse condizioni dei suoi coetanei, i ragazzi
di 23 anni, provando giù al Sud quanto è duro trovarsi un lavoro.Sempre che Napolitano non ritenga incostituzionale mutare una trota d’acqua dolce in pesce d’acqua salata.
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