E il «Sole 24 Ore» brinda al centro sociale

Il cdr della testata di Confindustria festeggia in una casa occupata. «C’era anche De Bortoli»

da Milano

L’eskimo in redazione? Quantomeno a due passi dal giornale, nel centro sociale abusivo, adibito per una notte a depandance festaiola del quotidiano degli industriali. Strano posto per una festa del giornale di Confindustria, un centro sociale «okkupato» nel centro di Milano. È lì nella stessa via, a pochi numeri civici di distanza dalla nuova sede del Sole24Ore, nel quartiere dell’ex fiera. Il «Cantiere studentesco» è un centro sociale legato all’area disobbediente no global, in una palazzina occupata dal maggio 2001, la stessa dove molto prima c’era il «Derby», lo storico cabaret di Cochi e Renato. Tra parentesi, nel 2001 il prefetto a Milano si chiamava Bruno Ferrante, l’attuale candidato sindaco del centrosinistra che allora come già prima, invece di intervenire, chiuse gli occhi.
Da cinque anni invece il Cantiere è la sede dei Ccs, il Coordinamento dei collettivi studenteschi delle scuole superiori milanesi e del «precariato universitario». Il nuovo Comitato di redazione del Sole24Ore, eletto nel febbraio scorso, ha scelto proprio il Cantiere per festeggiare la nomina, affittando gli spazi del centro sociale per tutta la serata di giovedì 27 aprile. Aperitivo, buffet e musica dalle 20.30 fino alla chiusura, tutti invitati dal Cdr tra i murales in spray e l’erba selvatica del centro sociale, fino alle tre del mattino. Invito rivolto a tutti, redazione e impiegati del Sole24Ore, piani alti compresi. E calorosamente accolto. «È venuta bene, sono stati contenti - dice un giovane del Cantiere -. Era una cosa insolita anche per noi, il Sole24 Ore in un centro sociale... Ma è piaciuta, ci hanno detto. È venuto anche il direttore De Bortoli, non ce lo aspettavamo».
Al Cantiere la politica c’entra eccome. Hanno una radio, Globalradio, il cui refrain principale è attaccare Letizia Moratti, ex ministro della «controriforma scolastica» e ora per giunta candidato sindaco a Milano. Nell’ottobre scorso avevano organizzato anche un «assedio alla Moratti», per impedirle le di entrare all’Università Bocconi per inaugurare l’anno accademico. Scudi e pettorine, pronti allo scontro con la polizia: «Nudi, nuclei universitari demorattizzazione immediata». E se ci scappano le botte non importa, «è già successo a Roma».
In cambio della «partecipazione» i giovani collettivi ottengono le attenzioni della cultura milanese. Come l’anno scorso, quando si erano presi tutta la strada per festeggiare il quarto compleanno dall’occupazione. Il Comune minacciò una multa e subito si raccolsero firme per chiedere lo svolgimento regolare della festa, da Dario Fo a Paolo Rossi.

Ma oltre alla politica attiva, appunto, il Cantiere affitta i suoi locali per feste alternative. A buon mercato, birra e musica, tutto compreso. Divertimento per «tasche precarie». Ma proprio per tutte le tasche. Anche quelle del quotidiano di Confindustria.

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