E subito l’Anm va all’assalto: «Ci discredita»

Roma. «Siamo preoccupati per dichiarazioni che gettano discredito sulla magistratura italiana, impegnata nel difficile compito di tutela della legalità e della sicurezza». Giuseppe Cascini, segretario dell’Anm, commenta così il riferimento a «teoremi accusatori» fatto dal premier Silvio Berlusconi in merito all’arresto di Ottaviano Del Turco. «La critica dei provvedimenti giudiziari - spiega Cascini - è un elemento fondamentale della vita democratica, ma deve essere esercitata a partire dalla conoscenza dei fatti e sempre con misura, soprattutto da parte di chi riveste cariche istituzionali». «La generica accusa - ribadisce il segretario dell’Associazione nazionale magistrati - rivolta alla magistratura inquirente di procedere per teoremi getta discredito sull’intera istituzione giudiziaria e danneggia l’immagine e la credibilità del nostro Paese anche all’estero».
«Ma quali generiche accuse?», replica il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. «Il grido d’allarme dell’Associazione nazionale magistrati appare esagerato e assolutamente al di fuori delle righe e dei toni della normale polemica. Il presidente Berlusconi - continua Bonaiuti - ha semplicemente constatato e detto una verità evidente: molti teoremi accusatori alla fine non vengono confermati.

E ha portato a sostegno un fatto concreto, reale, immediato, avvenuto oggi in Sardegna: un’accusa di reato ambientale nei suoi confronti, che tanto scandalo sollevò sui giornali in Italia e all’estero, si è conclusa con la sentenza per cui “il fatto non sussiste”».

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