E a Trento la sua pittura parla tedesco

In concomitanza con la mostra di Maurice Denis, il comitato scientifico delle regioni Trentino, Alto Adige e Tirolo ha affidato al Mart la tradizionale mostra annuale (Landesausstellung 2007). Il tema scelto è il Simbolismo e l’effetto prodotto sulla cultura artistica delle ex province asburgiche del Tirolo e del Trentino-Alto Adige. La risposta dell’insolita ricerca è nelle cento opere, giunte da musei e collezioni private e dallo stesso Mart ed esposte nella mostra «Sulle tracce di Maurice Denis» (MartTrento, Palazzo delle Albere, fino al 28 ottobre). Opere che dimostrano come in questi territori influenzati dalla cultura tedesca e mitteleuropea, artisti trentini come Giovanni Segantini, Luigi Bonazza, Luigi Ratini e altoatesini e tirolesi come Alois Delug, Leo Putz, Carl Moser e altri, hanno subito il fascino del movimento simbolista, trovando una propria espressione artistica, intrecciata alle novità figurative della Secessione di Monaco e di Vienna.

La rassegna affronta diverse tematiche, da quelle tipiche del Simbolismo (la vita, il destino, la nascita, la morte, la maternità, il misticismo), diffuse tra la fine degli anni Ottanta dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, al paesaggio, al mito e all’allegoria. Alcune sale monografiche sono dedicate a singoli protagonisti, formatisi a Monaco e Vienna ed attirati dalle grandi Secessioni tedesche e austriache piuttosto che dai Salons parigini.

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