E tutto il ponente si ribella alle superpetroliere

«Capisco che il petrolio a Nervi non lo metteranno mai, ma perché dobbiamo sempre essere noi le vittime sacrificali?». Non se lo chiede solo Nella Marcenaro a nome del comitato Lido - Pegli, se lo domandano un po’ tutti gli abitanti del ponente, sul piede di guerra contro l’arrivo delle super petroliere nel porto di Prà - Voltri.
Tutto nasce dal progetto del waterfront illustrato un mese fa da Renzo Piano alle autorità locali e portuali, nella parte in cui prevede l’attracco di petroliere all’interno dell’angolo di levante della diga foranea di Voltri, «Più o meno di fronte a piazza Lido a Pegli», tuonano gli abitanti. Alcuni di essi ieri hanno seguito con grande interesse il consiglio di circoscrizione VII ponente, durante il quale il capogruppo di Forza Italia Gianni Oliva ha presentato una mozione urgente (approvata all’unanimità) «per ribadire con forza la contrarietà a ogni ipotesi di attracco di petroliere all’interno del bacino del porto commerciale Vte». Il 14 febbraio scorso Piano, illustrando il suo Affresco, aveva spiegato che l’attracco sulla diga foranea sarebbe avvenuto solo in casi di emergenza o nelle giornate di mare agitato, mentre il petrolio si sarebbe spostato in primo luogo su boe off - shore dislocate al largo di Pegli.
Il capogruppo di Forza Italia è scettico: «Se si spendono miliardi per attrezzare un pontile è impensabile poi che queste strutture lavorino solo in caso di mareggiate». Gli fa eco Andrea Zamparelli (Fi) che ripercorre l’iter degli ultimi mesi: «Già a giugno dello scorso anno avevamo presentato una mozione per chiedere il superamento del petrolchimico a Multedo e l’attuazione dei lavori previsti dal piano regolatore portuale, tra i quali la riduzione da quattro a due degli accosti per le petroliere». In effetti, nel disegno di Piano il Porto Petroli è destinato a scomparire e a lasciare Multedo. Il problema però si sposta qualche chilometro più in là. «È sicuramente positivo che vengano liberate le aree di Multedo - ammette Zamparelli - ma non ha senso una guerra tra poveri, scaricando su Pegli i disagi di Multedo. Così si aggira la questione, senza risolverla».
Nella Marcenaro rincara la dose: «Da 20 anni lottiamo contro l’invasione dei container, ora faremo lo stesso contro le petroliere. Se proprio non possono fare a meno di sistemarle di fronte a Pegli, allora pretendiamo delle contropartite. Quali? Il porticciolo che aspettiamo da una vita». Roberto Bruzzone, presidente del parlamentino, preferisce non sbilanciarsi: «Fino a quando non avrò visto il progetto del waterfront, non mi esprimerò né a favore, né contro».

L’occasione potrebbe presentarsi presto: tra un paio di settimane il presidente dell’Autorità portuale Giovanni Novi, insieme agli enti locali, incontrerà i voltresi per discutere della nuova passeggiata a mare. «Ma - assicura Oliva - gli chiederemo anche conto delle petroliere».

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