E la vasca si trasferisce in sala

Studiata come mini-piscina, può essere sistemata anche in salotto per un’«immersione» in compagnia

L’invito a cena? Roba d’altri tempi. Ora in salotto accanto al divano, al camino e tutto il resto sarà possibile trovare una gigantesca vasca da bagno per fare un’immersione in compagnia. È l’ultimo lusso del bagno che oltre ad aprire le porte, è uscito e si è piazzato nella stanza più nobile della casa. Il salotto appunto. Non è fantasia. Ma la realtà che si scopre girando tra gli stand del padiglione dedicato al bagno in Fiera. Un padiglione nuovo. È infatti la prima volta del «bagno» in Fiera, a testimonianza di un interesse sempre crescente. Questione di benessere. Desiderato da molti, ma per le tasche di pochi. Esempio. Si chiama «Seaside» e il nome è già un (bel) programma. È il top del top della Teuco. È una vasca di due metri per due metri e mezzo, l’acqua scende come una cascata ed è predisposta per ospitare anche tre persone, pensata per essere sistemata anche, appunto, in un salotto, in un’ottica di una casa open space sempre più «open» che va dalla cucina alla sala al bagno senza interruzione di sorta. Concetto inquietante, ma a quanto pare, assolutamente moderno. Il «mare» in sala costa una cosa come 8.500 euro che diventano 11mila circa se ci vuoi sistemare la «Idrospa 620 mirror», una minipiscina con sei sedute massaggianti e ovviamente idromassaggio che ha un ricambio di acqua ogni sei giorni. Paura che sia troppo rumoroso l’idromassaggio dopo una certa ora? Teuco ha brevettato pure il motore silenzioso che può essere applicato anche alle vasche più «normali» spendendo poche centinaia di euro in più. Ci sono voluti quattro anni di ricerca. Sarà in vendita da maggio in poi. In vena di «coccole» anche Jacuzzi l’inventore della vasca idromassaggio, non mancano allettanti novità. A partire da «jsha M» vascone angolare che come una tecnologica geisha offre col suo morbido schienale massaggio shatzu, drenante e rassodante. Il costo, 8.700 euro. In tema di vasche da Jacuzzi c’è anche «Morphosis» disegnata da Pininfarina, una culla ad acqua da undicimila euro che offre massaggi e cromoterapia.
Non ha invece prezzo - dicono allo stand della Toscoquattro - la vasca in labradorite bianca del Madagascar con inserti di madreperla, disegnata dal designer Claudio Silvetrin. Si chiama «le acque», è scolpita in un pezzo unico e pesa 1.300 chili. Meno acqua, meno consumi, meno tempo e case più piccole portano anche a un piccolo rialzo delle vendite delle docce. E il design ha pensato sempre più a tutte quelle parti del corpo che da decenni restano sempre escluse dal getto d’acqua.

Così - finalmente - i doccioni si ingigantiscono, si attaccano al soffitto per un rilassante effetto pioggia. E si sono dotate di disposivi che fanno invidia alle vasche: cromoterapia, sauna, massaggi e la possibilità persino di parlare al cellulare e ascoltare l’Ipod. \

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