E il Vittoria ricomincia dalle risate

Un cartellone brillante - commedie acide, esilaranti e noir, più uno spettacolo di impegno civile e un recital di Tosca omaggio a Gabriella Ferri - che sposa i contenuti ai valori. In attesa di spegnere 30 candeline (giugno 2007) per il capocomico Attilio Corsini e i suoi Attori & Tecnici, la nuova stagione del Vittoria s’inserisce nel solco di un discorso (la crisi, i tagli al Fus, la povertà di idee, le logiche di potere) trito e ritrito, eppure, mai come oggi necessario. Contro la comicità facile, marmellata culturale contraddistinta dalla risata sguaiata che omologa le principali ribalte (con osmosi dalla tv al proscenio), Corsini esorta il suo plotone d’attori ad alzare le barricate in difesa del vero teatro di ricerca. Perché, se è vero che il palcoscenico italiano fatica a trovare attori attrezzati per questo mestiere, è altrettanto vero che il pubblico ormai si è disaffezionato alla prosa. «Quello che avvicina ed educa il pubblico - dice amaro Corsini ironizzando sull’ideale Rinascimento del teatro italiano - è il buon teatro medio: è quello il tessuto portante dello spettacolo live in tutti i paesi civili».
Tre gli spettacoli prodotti quest’anno dalla Compagnia Attori & Tecnici. Parenti serpenti di Carmine Amoroso, regia di Attilio Corsini, gradito ritorno sulle scene con la partecipazione di Gian (novembre), Otto donne e un mistero di Robert Thomas, regia di Claudio Insegno, con Sandra Milo, Corinne Clery, Eva Robin’s, Caterina Costantini e Nadia Rinaldi (gennaio), e la ripresa di Black commedy di Peter Shaffer (aprile).
Portabandiera della stagione 2006/07 del Vittoria sarà, ancora una volta, la commedia: un genere artigianale ricco di contenuti e di gran divertimento per il pubblico. Il sipario si alzerà a ottobre con Madama quatte solde, autentica macchina per risate di Gaetano di Maio e Nino Masiello, regia di Gianfelice Imparato, raro esempio di teatro napoletano svecchiato che ha per protagonista una donna: Marina Confalone. Il mese seguente toccherà a Tosca, voce protagonista di un’unica serata al Palladium quest’anno, rendere omaggio a Gabriella Ferri in un recital diretto da Massimo Venturiello.
Nel mese di dicembre terranno il cartellone Vuoti a rendere di Maurizio Costanzo (regia di Giancarlo Zanetti) con il ritorno di due «sopravvissuti» del teatro italiano, Valeria Valeri e Paolo Ferrari, e Due scapoli e una bionda esilarante pièce di Neil Simon con Nini Salerno, Franco Oppini e Barbara Terrinoni. Dirige Alessandro Benvenuti. L’anno nuovo si aprirà con il debutto di Otto donne e un mistero, commedia musicale al femminile ispirata all’omonimo film di Francois Ozon già candidato all’Oscar. Seguirà la satira graffiante di Marco Presta e Fabio Tondelli, protagonisti di Scorretto 2 spettacolo aggiornato day by day a ritmo di cronaca e politica. E dopo la parentesi di «Supermagic» seconda edizione del Festival Internazionale di Magia, in primavera Pino Insegno e Roberto Ciufoli invitano il pubblico a ridere a crepapelle con Vieni avanti cretino regia di Francesca Draghetti. Archiviata anche la ripresa di Black comedy di Peter Shaffer (aprile), maggio vedrà calare il sipario su Li romani in Russia di Elia Marcelli, regia di Stefano Messina. «Un testo - spiega l’attore Nicola Pistoia, in scena con Paolo Triestino e Paola Minaccioni - che racconta, con i versi di un poeta paragonabile al Belli, la disastrosa campagna italiana durante il conflitto mondiale.

Sarà difficile trattenere le lacrime». Confermati per l’intera stagione gli appuntamenti del venerdì con i «Tè letterari» di Marcello Teodonio e «Wine Book» meeting enoculturali di Massimo Cinque e Arnaldo Colasanti, spostati dal martedì al sabato.

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