Liguria, il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia Romagna, le Venezie, la Toscana e l’Umbria: tutti ricoperti dalla neve. E fiocchi bianchi sono caduti anche in alcune località a basse quote di Lazio, Marche e Abruzzo. Per chi ama le statistiche, la nevicata del weekend per gli esperti è la più estesa del decennio: ha interessato in contemporanea il 40 per cento del Paese. E altrettanto estesi sono stati i disagi. Aeroporti e scuole chiuse, problemi su strade e ferrovia in un periodo di massicce partenze per le festività natalizie, Firenze e Venezia imbiancate, partite di calcio rinviate, termometri sotto zero. Tutta colpa di una corrente d’aria proveniente dall’Artico. E per vedere il termometro tornare a salire bisognerà aspettare domani.
Mario Giuliacci, meteorologo del Centro Epson, rassicura: «Il fenomeno sta per esaurirsi». Dopo la gelata notturna dunque la situazione dovrebbe migliorare. Ma per 24 ore, è stata dura. Soprattutto per i problemi ai trasporti, che hanno causato anche una vittima. Per qualche ora sono rimasti chiusi gli aeroporti di Venezia, Bologna, Firenze, Gorizia, Parma. A Fiumicino cancellati una quarantina di voli in arrivo da o in partenza per il Nord. Venti i voli cancellati a Pisa. Operativi invece gli scali milanesi di Linate e Malpensa, grazie a una task force di 800 persone e 350 mezzi che hanno spazzato la neve e tolto il ghiaccio da piste e aerei. Sulla rete ferroviaria in mattinata si sono registrati ritardi medi intorno a un’ora. Proprio sui binari si è verificato un incidente mortale: in Sardegna un masso franato probabilmente per le intense piogge ha fatto deragliare un treno. E un macchinista sardo di 49 anni è morto.
Del resto non era certo più facile spostarsi in auto. Le nevicate hanno interessato ben 1.300 km della rete Autostrade per l’Italia, dove hanno spazzato il manto stradale centinaia di mezzi e uomini. In diverse città le scuole ieri si sono prese un giorno di vacanza causa neve: da Modena, Parma e Ravenna, a Spezia e molti comuni toscani. L’inusuale nevicata su Firenze ha anche portato alla chiusura di alcuni musei. E c’è chi i problemi li ha avuti in casa: un agricoltore 75enne di Bossolasco (Cuneo), è morto l’altra notte in un incendio avvenuto nella propria abitazione, scoppiato perché avrebbe cercato di riscaldarsi (il termometro segnava -8, ma il record è stato il -13 di Aosta) con una stufa in cui spruzzava liquido infiammabile.
Conseguenze anche per l’Italia del pallone. Tre match di serie A sono stati rinviati a data da destinarsi: Atalanta-Bologna, Fiorentina-Milan e Udinese-Cagliari. E così anche partite di serie B e altre di campionati minori.
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