Ecco «Cenerino» per non sporcare la città

Andrea Fontana

Colorati, fatti di cartone e acciaio riciclati e con la scritta di ordinanza «Il fumo nuoce alla salute», ma posta in basso che non si nota troppo. Sono i nuovi posacenere che dalla prossima settimana saranno collocati all'ingresso di cinquemila esercizi pubblici della città per consentire ai clienti fumatori di godersi una sigaretta all'esterno del locale, come la legge Sirchia impone dal gennaio 2005, senza lasciare un cimitero di mozziconi sulla soglia del negozio. «Da quando è entrata in vigore la legge antifumo questo problema si è aggravato - sottolinea il sindaco Gabriele Albertini -: per le strade, sui marciapiedi e, soprattutto, davanti ai bar e ai ristoranti, gli avanzi di sigaretta offrono l'immagine di una città sporca e trascurata». Effetti collaterali di una norma che sembra aver funzionato almeno a giudicare dal recente sondaggio della Regione su oltre cinquecento locali pubblici lombardi: il 91% dei titolari intervistati ha risposto che tutti i clienti rispettano il divieto e solo un gestore su dieci è dovuto intervenire per fermare qualcuno già con la sigaretta in bocca. Il «Cenerino», questo il nome dato al posacenere milanese, verrà distribuito gratuitamente ai locali individuati dalla Camera di commercio, soprattutto bar, pizzerie e ristoranti, accompagnato da una lettera di presentazione anche in arabo e cinese. L’operazione che costerà 27 euro a pezzo, spesa complessiva: 135mila euro. «Mi auguro che questi posacenere siano solo i primi, vorremmo produrne altri e magari venderli in tutta Italia» aggiunge Fausto Talenti presidente di Amsa, promotrice dell'iniziativa insieme a Cial e Comieco i consorzi per il recupero di imballaggi in alluminio e cartone. Il «Cenerino» infatti è formato da un tubo a spirale di cartone riciclato così come di recupero è anche l'acciaio che costituisce il basamento e il posacenere vero e proprio. Per realizzare i 5mila pezzi si è utilizzato l'alluminio di 200mila lattine, mentre per il corpo del «Cenerino» si è potuto sfruttare il primato milanese nel riciclo di carta e cartone: «Abbiamo una lunga tradizione nella raccolta con il record per il riciclo di questi materiali - spiega Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco -: nel 2005 ne sono state recuperate 100 tonnellate che corrispondono a 68 chili per abitante».

A fine aprile, contestualmente alla distribuzione degli elenchi telefonici, Amsa invierà alle 700mila famiglie milanesi un vademecum con tutte le informazioni sull'attività dell'azienda e una scheda plastificata sul funzionamento della raccolta differenziata dei rifiuti.

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