Roma - Nel governo ombra del Pd figurano Pier Luigi Bersani (Economia), Enrico Letta (Lavoro) e Sergio Chiamparino (Riforme). Lo ha annunciato il segretario del partito, Walter Veltroni, illustrando ai giornalisti la composizione della squadra che dovrà replicare all’iniziativa del governo Berlusconi, proponendo figure alternative. Nel governo ombra c’è anche Piero Fassino, agli Esteri. In tutto ci sono nove donne, tra le quali la giovane Pina Picierno alle Politiche giovanili. Spiega Veltroni: "Ho letto su qualche giornale che ci sarebbero state difficoltà, rifiuti, durante la composizione del governo ombra: nulla di tutto questo. Abbiamo fatto questa lista con il massimo della serenità".
Nessun conflitto con D'Alema "Non c’è nessun conflitto con Massimo D’Alema, anche perchè per fare un conflitto bisogna essere in due e da parte mia non c’è nessuna intenzione di farlo e credo sia così anche per D’Alema. Mi ha detto - ha aggiunto Veltroni - fin dall’inizio che voleva occuparsi della fondazione Italianieuropei, lavoro che considero molto importante".
Gli altri ministri Il resto del governo-ombra è formato da Lanfranco Tenaglia alla Giustizia, Maria Pia Garavaglia all’Istruzione, Matteo Colaninno allo Sviluppo economico, Roberta Pinotti alla Difesa, Alfonso Andria all’Agricoltura, Ermete Realacci all’Ambiente, Andrea Martella alle Infrastrutture, Vincenzo Cerami alla Cultura, Giovanna Melandri alla Comunicazione, Mariangela Bastico alle Regioni, Linda Lanzillotta alla Pubblica amministrazione, Vittoria Franco alle Pari opportunità, Beatrice Magnolfi alla Semplificazione, Maria Paola Merloni alle Politiche comunitarie, Michele Ventura all’Attuazione del programma, Pina Picierno alle Politiche giovanili. Oltre a Veltroni, che lo presiede, fanno parte dell’esecutivo anche Dario Franceschini, Antonello Soro e Anna Finocchiaro.
"Di Pietro? Nessun inasprimento" Getta acqua sul fuoco delle polemiche con l'Idv, Veltroni, nel tentativo di spegnere tutti gli incendi che divampano. "Non c’è tema di discussione, l’Idv ha deciso di non stare nello stesso gruppo e il governo ombra è espressione del Pd. Non c’è ragione di inasprimento dei rapporti". Così spiega lo stato delle relazioni con Antonio Di Pietro.
A chi gli chiede della possibilità di nominare Leoluca Orlando presidente della Vigilanza Rai, Veltroni replica: "Vedremo, si vedrà più in avanti. Non non abbiamo pregiudiziali nei confronti di nessuno, sono decisioni che verranno prese con la maggioranza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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