Francesca Amé
Specie strana, quella dei milanesi: c'è chi giura che sia necessario un manuale per capirla. E per difendersi. Lo ha scritto in punta di penna la giornalista Elena Pigozzi i cui natali nella scaligera Verona la rendono subito sospetta. Ma il libro - aldilà di una caterva di luoghi comuni, anzi: soprattutto per quelli - ci è piaciuto e strappa più di un sorriso, complici le felici illustrazioni di Roberto Bonistalli. Segnatevi il titolo: Come difendersi dai milanesi (Giunti Demetra, pagg. 128, 4.50 euro). A seguire qualche (auto-ironico) divertissement.
Milano e il tempo.Il tempo, ossia l'ora scandita dall'orologio (non quello meteorologico, che merita un altro discorso) è la vera ossessione dei milanesi. Bauscia e casciavid, pirla e terun all'ombra della Madunina votano al tempo (così come al lavoro e al denaro) la loro vita e con inesorabile precisione anche le loro vacanze. Che sono abitudinarie (chi non si è ritrovato il vicino di casa affianco all'ombrellone in Liguria?) e soprattutto «comandate»: tutti via per il week-end, tutti via per Sant'Ambrogio («la più comandata delle feste comandate», scrive Elena Pigozzi), tutti via ad agosto salvo, per i radical-chic, festeggiare il Ferragosto in qualche terrazzo del centro.
Milano e le mode. Sì, al plurale, ché di discorsi sul «made in Italy» e «made in Milan» se ne sono già fatti troppi.
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