La volontà del marchese Vincenzo Giustiniani sarà finalmente rispettata. E Genova ci guadagnerà un nuovo «gioiello» dellarte e della storia della cultura. Torneranno infatti in Liguria il 25 marzo prossimo 286 «rami», le matrici incise per essere riprodotte a stampa, sulle quali nel 1631 il marchese fece catalogare tutta la propria straordinaria collezione archeologica ricca di oltre 1900 pezzi tra statue, sarcofagi, urne, altari, busti. Il nobile appartenente alla storica famiglia genovese era uno dei più influenti e ricchi dello Stato Pontificio ma non dimenticò mai la sua Genova e per questo nel testamento lasciò scritto che i «rami», 320 in tutto, fossero trasferiti a Genova per consentire, attraverso la loro ristampa e la pubblicazione di preziosi volumi di storia dellarte, di sostenere economicamente i membri della famiglia in difficoltà. Così fu effettivamente ma nel tempo i «rami» sembravano quasi dispersi.
Nel 1983 vennero ritrovate 286 matrici tra le carte darchivio di Palazzo Giustiniani, ma fu necessaria unaccurata opera di restauro e così i «rami» tornarono a Roma, presso lIstituto superiore del Restauro. Un lavoro lungo e costoso, che è stato finanziato anche e soprattutto grazie allintervento dei Lions club genovesi Santa Caterina, Capo Santa Chiara e Alta Valpolcevera. I tre sodalizi hanno affiancato lAccademia Ligustica di Belle arti, lantica istituzione di cui tra laltro nel 1773 fu «principe» proprio Luca Giustiniani, discendente del marchese.
Il 25 marzo tornerà così a essere rispettata la volontà di Vincenzo Giustiniani e dopo il superamento degli ultimi problemi burocratici, i «rami» verranno riportati a Genova, nel corso di una giornata di studi organizzata dallUniversità di Genova e dallAccademia ligustica.
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