Il più bravo si conferma ancora una volta lui, il direttore generale Pasquale Cannatelli, che dal primo gennaio 2003 è ai vertici dell'ospedale Niguarda di Milano. Il medico con vocazione da manager, vicino a Comunione e liberazione, ha ottenuto dal Pirellone quasi il massimo dei voti in pagella: 90,3 su 100. Anche se non è ancora la perfezione, è comunque il miglior risultato di Milano e dellintera Lombardia. Cannatelli ha fatto meglio dellanno scorso, quando era arrivato primo ma con soli 89 punti. Come ogni anno, i direttori generali di Asl e ospedali hanno trovato l'esito ufficiale delle valutazioni, effettuate sulla base del raggiungimento degli obiettivi prefissati. I parametri usati per compilare la pagella: lefficacia e la qualità dei servizi; la corretta gestione economico-finanziaria; lefficienza gestionale e organizzativa; lo sviluppo dei sistemi informativi per migliorare gli accessi; ledilizia sanitaria, ovvero ammodernamenti, ristrutturazioni o nuovi ospedali.
Tra i primi classificati, anche loro intorno a quota 90, Giuseppe Rossi, direttore generale dell'azienda ospedaliera di Lodi, vicino alla Lega (voto 90), e Walter Bergamaschi, alla guida dell'azienda ospedaliera di Varese (89.3).
In coda alla classifica tecnica stilata dal Pirellone il dg degli ospedali Riuniti di Bergamo, Carlo Bonometti, con 86,8, preceduto da Giuseppe Spata (87,8), direttore generale del San Gerardo di Monza, l'ospedale che ha strappato alla morte il primo paziente italiano colpito gravemente dall'influenza pandemica A/H1N1. Bassa in classifica anche la gestione Corno-Corradini al Fatebenefratelli di Milano (87,9).
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