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Ecco la laurea clic All’università solo su internet

Sia lezioni sia esami sono sul web. Quattro gli atenei attivi, ma da settembre potrebbero diventare otto

Elena Jemmallo

da Milano

Un appartamento, una segreteria e un collegamento Internet. Dall’altro lato del web, lo studente è alle prese con questionari e interrogazioni in video-conferenza. È il nuovo volto dell’università, o meglio, dell’uni-web, gli atenei senza aule che si frequentano solo su Internet e che rilasciano attestati di laurea parificati a quelli delle università tradizionali. Un fenomeno tutt’altro che raro: nel mondo le università telematiche sono oltre 400. E anche in Italia l’e-learning è più una realtà che un’ipotesi futura. Con l’entrata in vigore del decreto interministeriale Stanca-Moratti, il 16 maggio 2003, sono stati attivati quattro atenei sul web: la Gugliemo Marconi di Roma, la Telma, la Leonardo da Vinci affiliata all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara e il Consorzio Uninettuno. A queste presto potrebbero aggiungersi già a settembre altri quattro candidati. Il progetto dei nuovi atenei telematici è ora la vaglio del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (Cnvsu), che dovrà rilasciare il benestare per l’inseganmento a distanza. I nuovi candidati sono la Uil di Firenze, la Unimer di Roma, la Efiro di Benevento e la Pegaso di Napoli. Pedagogia e comunicazione sono le tematiche su cui si muove il pacchetto formativo programmato dalla Uil di Firenze che, rigorosamente via Internet, propone corsi di laurea breve di tre anni in Pedagogia, più un biennio di specializzazione in Comunicazione didattica. La Unimer di Roma ha invece sottoposto al Comitato del Cnvsu un pacchetto formativo di tre anni in Gestione aziendale, più un biennio specialistico in Management dello sport. La Efiro di Benevento si è invece presentata al vaglio degli esperti con un corso in Giurisprudenza di tre anni più due. Tre Facoltà e tre rispettivi corsi di laurea sono infine la proposta dalla Pegaso di Napoli: un’offerta formativa composta da una Facoltà in Scienze umanistiche con un corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione, una Facoltà in Economia che conta di un corso di laurea in Scienze economiche e di una Facoltà di Giurisprudenza con relativo corso in Scienze giuridiche.
Diverse le modalità di insegnamento scelte dai differenti atenei. Le lezioni, i colloqui e gli esami sono realizzati soprattutto con sistemi interattivi: dalla tv digitale terrestre, come avviene già per la Marconi, alla tv e uso di internet scelto dalla Uninettuno, alle videoconferenze, videochat, aula virtuale, sms, chat, forum ed e-mail in programma presso la Leonardo da Vinci. Ma non basta, perché lo studente, davanti al suo computer può aver bisogno di assistenza, tecnica o didattica. A questo servono il web call center e il tutor sempre presenti online.
Riguardo i costi, le rette di un’università sul web sono più alte di quelle tradizionali e in media un’iscrizione annuale, per esempio alla Guglielmo Marconi di Roma, il primo ateneo nato dopo il decreto, costa intorno ai 1.500 euro, contro i 900 o 1.000 euro chiesti per la retta di un’università statale. A frequentare un corso di laurea sul web sono persone tra i trenta e i quarant’anni, in maggioranza professionisti o comunque già lavoratori, che possono contare su temi ridottisimi e dilazionati nel tempo da dedicare allo studio. Ma gli atenei online puntano anche su un pubblico giovane che vive in una zona non servita da università e che non può permettersi di trasferirsi.
«Siamo appena all’inizio in Italia sul fronte delle università telematiche. Ma le prospettive sono tantissime» ha detto il viceministro per l’Istruzione Guido Possa, impegnato a sostenere l’avvio e il consolidamento anche nel nostro Paese dei corsi di laurea interamente svolti sul web.

Corsi che, «per la loro possibilità di accesso, potrebbero, una volta tradotti in diverse lingue - afferma Possa - anche catturare una platea di studenti di Paesi stranieri, primi fra tutti quelli che si affacciano sul Mediterraneo».

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