Ecco la manovra di Tremonti: tasse sui suv, tagli agli enti locali 

Napolitano chiede che sulla manovra ci sia convergenza: "Chi prende delle decisioni oggi sulla situazione economica si prende delle responsabilità per domani". Nella manovra anche la tassa sulle auto potenti e sul trading bancario. Una diluizione soft dell’età pensionabile delle donne partirebbe dal 2020 e arriverebbe a regime solo dieci anni dopo. L’aumento di un punto percentuale dell’Iva sulle aliquote del 10 e del 20% non sarà inserito in manovra e non scatterà da subito

Ecco la manovra di Tremonti: 
tasse sui suv, tagli agli enti locali 

Roma - "Non c’è dubbio che chi prende delle decisioni oggi sulla situazione economica si prende delle responsabilità anche per domani". Dichiarandosi in attesa di conoscere il contenuto della manovra economica annunciata ieri dal governo, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è augurato che ci sia una convergenza nell’interesse di tutto il Paese. Nella manovra spuntano anche la tassa sulle auto potenti e sul trading bancario.

Manovre chieste dall'Europa Napolitano ha manifestato la sua sorpresa per quella che egli stesso ha definito "la sorpresa dei giornali per il fatto che ci sarà una proiezione distinta sui conti pubblici italiani per il 2013-2014". C’è stato, ha voluto ricordare, il 7 giugno scorso "un documento molto puntuale della Commissione Europea. Esso dice che lo sforzo fatto dall’Italia rende credibile la vigilanza sui conti pubblici fino al 2012, ma occorrono misure addizionali per il 2013-2014". Il presidente della Repubblica ha invitato a tenere conto di questa "raccomandazione". Sulla manovra che sarà presentata domani al Consiglio dei ministri, Napolitano ha detto: "Si vedrà se sarà un provvedimento che entra già abbastanza nel merito del da farsi per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013-2014, o meno".

I punti della manovra
Tagli a enti e Regioni
Tagli agli enti locali e alle Regioni per 9 miliardi di euro nel biennio 2013-2014. Le riduzioni, secondo quanto si apprende, dovrebbero essere suddivise in circa 3,5 miliardi di euro nel 2013 e 5,5 miliardi nel 2014. Sempre secondo quanto si apprende da fonti al lavoro sul dossier "manovra", verrà introdotta contestualmente la norma che salvaguarda dai tagli i comuni "virtuosi".
Imposta sulle transazioni finanziarie In arrivo un’imposta di bollo dello 0,15% sulle transazioni finanziarie. Si sta ancora valutando se inserire la nuova tassa nel disegno di legge delega per la riforma fiscale o in manovra. Ma l’esigenza di fare cassa farebbe propendere per questa seconda opzione.
La tassa sulle auto potenti Arriva la tassa sui Suv e sulle auto più potenti, quelle con potenza che supera i 125 chilowattora. La norma era stata anticipata dallo stesso ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Già da quest’anno si introduce, da quanto si apprende, un’addizionale annua erariale della tassa automobilistica per i veicoli di potenza superiore a 125 chilowatt. Se non si paga arriva una "multa" del 30% di quanto bisogna pagare. La tassa aumenterà all’aumentare della potenza.
Tassa sul trading bancario Arriva la tassa sulle banche: si tratterà - da quanto si apprende - di una tassazione separata al 35% sull’attività di trading. L’aliquota del 35% si applicherà al risultato complessivo netto derivante dalla gestione delle attivita detenute per la negoziazione. Tranne i titoli di debito e le quote negli Organismi d’investimento collettivo di risparmio.
La riforma delle pensioni Una diluizione soft dell’età pensionabile delle donne che partirebbe dal 2020 e arriverebbe a regime solo 10 anni dopo: sarebbe questa la soluzione trovata, nell’ambito del confronto per la messa a punto della manovra economica, per l’innalzamento a 65 anni dell’età per la pensione delle lavoratrici del settore privato. L’ipotesi al momento sembra prevalere sulla possibilità, inizialmente esaminata, di avvio della riforma, sempre in modo graduale ma dal 2015. Sembra invece tramontata la possibilità di un aggravio sui contributi previdenziali dei lavoratori con contratto di collaborazione che, nelle prime simulazioni, sarebbero dovuti salire dal 26,7 al 33%.
L'aumento dell'Iva L’aumento di un punto percentuale dell’Iva sulle aliquote del 10 e del 20% non sarà inserito in manovra e non scatterà da subito. La norma - secondo quanto si apprende - non sarà nel decreto legge ma solo nel disegno di legge di riforma fiscale che quindi richiederà un’attuazione successiva. Nella delega sono anche previste le tre aliquote Irpef del 20, 30 e 40% e la cancellazione dell’Irap dal 2014. Il ddl delega prevede anche l’unificazione della tassazione sulle rendite finanziarie.

Stop a riscossione coattiva quote latte
Stop alla riscossione coattiva, da parte di Equitalia, delle somme dovute dai produttori del settore del latte.

Nella bozza aggiornata della manovra si legge: "Le procedure di riscossione mediante ruolo in materia di prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari, avviate dall’agente della riscossione, sono interrotte e lo stesso agente è automaticamente discaricato delle relative quote".

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