«Ecco Milano capitale della cultura»

Una calendario di mostre che assomiglia all’indice di un’enciclopedia universale dell’arte. E che va dai guerrieri di terracotta dell’antica Cina ai «writers buoni» che, in occasione della giornata dell’arte contemporanea, potranno dipingere in diretta le opere d’arte del futuro. Si è presentato con una lista di ben cinquantasette avvenimenti (ma già destinati a diventare molti di più) il neoassessore alla Cultura Vittorio Sgarbi alla sua prima uscita ufficiale. In mano l’elenco delle mostre, dettagliatissimo per il prossimo anno, ma già impostato fino al 2009 quando il critico d’arte vorrebbe celebrare Caravaggio con una mega esposizione divisa addirittura tra quattro città (Milano, Roma, Napoli e Palermo). Una programmazione che si aprirà a settembre alla Triennale con il «Jaean-Michel Basquiat Show», e proseguirà con Jannis Kounnellis, Franco Albini, Tamara De Lempicka e Umberto Boccioni. Il pittore e scultore con cui si comincerà il ciclo di celebrazioni per il centenario del Futurismo che, passando per la mostra su Giacomo Balla nel 2007, culminerà con una grande mostra sul Futurismo nel 2008.
Progetto di Sgarbi anche la ristrutturazione degli Arcimboldi che diventerà un polo delle arti. Musica e teatro ma anche cinema, letteratura.

Il nuovo organigramma (deciso venerdì scorso in giunta) prevede un presidente, un sovrintendente e cinque direttori artistici e per il ruolo di sovrintendente è pole position il suo predecessore da assessore alla Cultura, Stefano Zecchi. Si rafforza anche la voglia di trascinare una rete Rai finalmente a Milano (sponsor del tema alla conferenza stampa il direttore dei Raidue, Antonio Marano) e creare in città un polo della fiction.