Ecco perché gli "Ambrogini" non li diamo solo ai milanesi

Mi fa molto piacere poter dialogare con il Giornale su un tema che mi sta a cuore e che sta a cuore a tutti i milanesi. Gli Ambrogini sono l'alto riconoscimento della nostra città a chi ha contribuito in modo speciale alla sua crescita culturale e civile

Ecco perché gli "Ambrogini" non li diamo solo ai milanesi

di Letizia Moratti

Mi fa molto piacere poter dialogare con il Giornale su un tema che mi sta a cuore e che sta a cuore a tutti i milanesi. Gli Ambrogini sono l'alto riconoscimento della nostra città a chi ha contribuito in modo speciale alla sua crescita culturale e civile. In passato venivano assegnati perlopiù a personalità milanesi: era Milano che premiava i suoi figli più meritevoli, attribuendo loro un ruolo guida, elevandoli a modelli di altruismo, operosità, dedizione, senso civico.
Sono valori in cui Milano continua a credere, perché in essi riconosce la sua anima più profonda.
Allora che cosa è cambiato? Perché i nostri Ambrogini sempre più spesso vengono conferiti a personalità straniere? La risposta è nella crescente internazionalità di Milano, nell'attenzione che la nostra città suscita in artisti, scienziati, intellettuali, professionisti, imprenditori di altri Paesi.
Di questo interesse sono fiera, perché vuol dire che Milano guarda avanti, che sa avere un ruolo forte anche fuori dai confini nazionali, che è aperta al nuovo.
L'ultimo Ambrogino l'abbiamo conferito al fotografo Steve McCurry, un grande talento, ma anche una persona che semplicemente ama il suo lavoro. Un vero milanese, potremmo dire. A novembre Milano gli dedicherà una mostra. E lui ricambierà con un reportage sulla nostra città che servirà ad aumentare il nostro prestigio nel mondo.
Nulla è cambiato, in realtà. Milano è quella di sempre: una città che ama le sue tradizioni, ma sa guardare al futuro, capace anche di provocare per stimolare il dibattito, una città che non è ripiegata su se stessa, ma è propositiva, è una città giovane. Gli Ambrogini dovranno rappresentare sempre meglio i mille modi, anche innovativi, con i quali milanesi e non, contribuiranno alla crescita di questa città. Milano è pronta ad accogliere, è aperta a tutti ed è capace di riconoscere il bene e il buono da qualunque fonte arrivi, sia essa l'eccellenza o l'umiltà. McCurry con la sua generosità e il suo occhio attento ha amplificato quel processo di riscoperta che Milano vuol fare.

Grazie ai milanesi benemeriti, molti dei quali, non dimentichiamolo, erano milanesi d'azione. E grazie ai talenti internazionali che ci offrono il loro contributo, rendendoci migliori.
*Sindaco di Milano

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