Ecco il pop in salsa norvegese dei Kings of Convenience

Pier Francesco Borgia

L’inverno scorso sono stati i re delle classifiche internazionali con il loro secondo disco «Riot on an empty street». E le attese non sono state deluse quando il duo norvegese che si cela dietro l’enigmatico nome di Kings of Convenience si è esibito a ottobre al Parco della Musica.
Adesso cambia scenario e le atmosfere offerte dalle loro raffinate melodie trovano una cornice affatto diversa: dal Parco della Musica al teatro romano di Ostia antica. L’appuntamento è fissato per il 27 giugno quando Erland Oye e Eirik Glambek Boe si affacceranno nel celebre anfiteatro per la terza tappa del loro piccolo tour che inizia il 24 a Genova per concludersi il 28 nella Villa Arconati di Bollate. Da nord a sud con un unico scopo: regalare emozioni fortissime sussurrando melodie e pizzicando solo leggermente le corde delle loro chitarre acustiche. I due musicisti norvegesi vengono considerati una delle più felici espressioni del pop di oggi. Un miracolo norvegese che arriva da Bergen, ridente cittadina tra fiordi e montagne (né troppo fredda, né freddissima...) dove nascono le canzoni acustiche, calde, rilassate e fuori dal tempo di questo duo tanto eclettico e festaiolo quanto schivo, infatti se Erland (quello occhialuto) ha nel suo curriculum anche un album solista fatto con i migliori dj della scena europea con cui ha girato i club di tutto il mondo, l’altro, Eirik (quello dallo sguardo trasognato) ha un carattere più chiuso, riservato e riflessivo, un contrasto di personalità che risce a generare canzoni di una bellezza mozzafiato. Con il nuovo disco il sound acustico (di chitarre e pianoforte) è predominante.
Si passa dai riconoscibili armonici del primo brano, Homesick, di Gold In The Air Of Summer e Surprise Ice, allo swing «new-pop» di I’d Rather Dance With You, uno dei brani più adatti agli show dal vivo, Know How, Love Is No Big Truth, per approdare al primo singolo, Misread. E ogni brano appare come un vecchio amico tornato a farci vista.

«Proponiamo una musica piuttosto schizofrenico in quanto a stile - ama ricordare Eirik -. Traiamo ispirazione ciascuno da fonti diverse, e il risultato può disorientare. Ma è un fenomeno tipico del nostro tempo».
Info: 06.47823484

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