Ecco lo scandaloso Mozart di «Così fan tutte»

Così fan tutte, secondo autorevoli commentatori è l’opera più mozartiana che vi sia, come Il Trovatore è l’opera che più di ogni altra identifica Verdi. Per la travolgente forza della musica, per il gusto dell’ironia e, talora, anche del sarcasmo, ma anche per l’attenzione alla «scuola» della vita, e per la sincera pietà verso le debolezze degli uomini e delle donne, vere protagoniste dell’opera. E Lorenzo Da Ponte, librettista dell’opera, è l’alter ego ideale del musicista. Soggetto: due giovani donne, di origine ferrarese (ferraresi erano le due prime interpreti dell’opera, a Vienna), sorelle, si trovano a Napoli e sono fatte oggetto di un crudele scherzo dei fidanzati, per mettere alla prova la loro fedeltà. Morale: fortunato l’uomo (ma vale anche per la donna) che prende ogni cosa per il verso giusto e si fa guidare dalla ragione. Solo così ogni occasione di pianto si tramuterà in riso e saprà trovare una bella tranquillità anche in mezzo alle tempeste della vita. L’opera nacque sotto il segno della rivoluzione; Mozart la scrisse nell’anno della Rivoluzione francese, su commissione dell’imperatore Giuseppe II, il quale imperatore, evidentemente, si divertiva a scandalizzare i suoi sudditi. Accolta con un successo più di scandalo che di stima, per tutto l’Ottocento il Così fan tutte subì un ingiusto oblìo per patente immoralità, e nei rari casi in cui venne ripreso, il libretto fu sottoposto a radicali modifiche. Sebbene la trama non sia di per sé tanto nuova e l’assunto da dimostrare ancor più vecchio, Da Ponte fornisce a Mozart il suo più bel libretto, ricco di trovate, arguto, intriso di cattiveria ma anche di umana comprensione; una invenzione letteraria continua che fa piazza pulita di tante convenzioni sociali. Lo spettacolo mozartiano, viene importato da Verona e Reggio Emilia, dove i due teatri cittadini l’hanno prodotto e tenuto a battesimo nei mesi scorsi. Regista Daniele Abbado; costumista e scenografo Gianni Carluccio, regia video di Luca Scarsella.

Cambiano invece il direttore Roland Boer, al debutto romano, e cambia l'intero cast: Adriana Damato (Fiordiligi), Laura Polverelli (Dorabella), Alex Esposito (Gugliemo), Blagoj Nacoski (Ferrando), Nuccia Focile (Despina) e Andrea Concetti (Don Alfonso). Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Auditorium. Sala Petrassi. Così fan tutte di Mozart. Da lunedì 19 a venerdì 23. Info: 06.80.82.058.

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