Ecco il telegramma spedito a pm e Comune di Andria

«Avendo appreso dell’estremo degrado di Castel del Monte al punto che è stato escluso anche dai benefici, rischiando di essere escluso anche dai siti patrimonio dell’umanità Unesco, ai sensi autotutela di un patrimonio dinastico reliquiario monastico di valenza graalica della santa progenie sicena sveva su cui non vige uso capione in quanto bene monastico reliquiario imprescrittibile ed irrinunciabile, invano inserito per volontà della legittima erede nel patrimonio Unesco, essendo decaduto per l’incuria a simbolo di stupore dell’ignominia, si intima il Comune di Andria e la regione a restituzione con messa in mora, hic et nunc del castrum e pertineneze alla legittima erede di Federico II e Isabella d’Inghilterra, il cui cognome è nei certificati anagrafici e storici Aprile Von Hohenstaufen Puoti ovvero Avril de Saint Genis Staufer d’Anjou Buren Hohenstaufen, onde la legittima erede restituisca l’agalmonia e il palinsesto di calice del Graal, sigillo della sacra scienza destinandolo quale onfalos della sapienza, scienza, centro della pace e dialogo tra i popoli nonché polo di eccellenza ricerca energia alternative e contro il

cancro. Per una memoria del futuro, essendo il castello per volontà di Federico II scrigno delle reliquie di Cristo da noi ereditate».
In fede
Principessa Yasmine
Aprile Von Hohenstaufen
(Fondazione Hohenstaufen)

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