Crescita e innovazione: i segreti economici della Cina sono nel 14esimo piano quinquennale

Il 14esimo piano quinquennale ha consolidato crescita economica, riduzione della povertà, apertura globale e innovazione tecnologica, rafforzando la resilienza della Cina

Crescita e innovazione: i segreti economici della Cina sono nel 14esimo piano quinquennale
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Negli stessi giorni in cui è in corso la stesura del 15esimo piano quinquennale della Cina, che sarà operativo tra il 2026 e il 2030, è importante soffermarsi sul 14esimo, e cioè su quello che sta per concludersi. In un periodo a dir poco complicato, tra incertezze globali, guerre, pandemia e tensioni commerciali, il precedente piano quinquennale 2021-2025 ha consentito all'economia cinese di continuare a crescere e di stimolare l'innovazione in alcuni settori tecnologici strategici. I numeri confermano il suo enorme successo, visto che negli ultimi cinque anni la Cina ha espanso la propria economia di oltre 35 trilioni di yuan (circa 4,9 trilioni di dollari) rappresentando ogni anno mediamente quasi il 30% della crescita mondiale.

Il successo del 14esimo piano quinquennale della Cina

Il 14esimo piano ha permesso alla Cina di procedere spedita lungo il suo percorso di sviluppo, continuando al contempo a imprimere nuovo slancio al mondo intero. Piani del genere stabiliscono infatti obiettivi, priorità strategiche e percorsi attuabili per ogni fase della modernizzazione della nazione cinese guidando il Paese attraverso continui adattamenti. Detto altrimenti, combinando una visione a lungo termine con adeguamenti tempestivi, i piani quinquennali hanno radicato lo sviluppo della Cina e favorito la sua resilienza, consentendole di mantenere una crescita costante anche in mezzo a cambiamenti radicali nel contesto internazionale e shock esterni.

La lotta alla povertà, per esempio, ha avuto un ruolo di primo piano nei piani quinquennali della Cina fin dagli anni '80. Gli sforzi del governo hanno prodotto risultati notevoli, visto che il numero di poveri rurali è sceso da 770 milioni alla fine del 1978 a 98,99 milioni nel 2012, e che il tasso di povertà rurale è sceso dal 97,5% al 10,2%. Nell'ambito del 14esimo piano quinquennale, gli sforzi si sono concentrati sul consolidamento e l'espansione di questi progressi. L'occupazione tra le persone uscite dalla povertà si è costantemente mantenuta al di sopra dei 30 milioni, e a luglio di quest'anno è stato fornito anche un sostegno mirato a oltre 6 milioni di persone a rischio di ricadere nelle medesime condizioni.

Apertura e cooperazione

Un altro punto chiave del 14esimo piano quinquennale coincide con l'impegno della Cina verso un'apertura di alto livello in grado di sostenere la cooperazione internazionale. E così, mentre alcuni Paesi occidentali hanno aumentato i dazi, inasprito i controlli sulle esportazioni e frenato il commercio di prodotti ad alta tecnologia - tutte azioni che hanno destabilizzato i mercati globali e ridotto le opportunità di crescita per i Paesi in via di sviluppo – il governo cinese ha fatto l'esatto opposto.

Attore chiave nella cooperazione Sud-Sud, la Cina ha promosso lo sviluppo nel Sud del mondo attraverso la cooperazione Belt and Road e altri meccanismi multilaterali, offrendo vantaggi tangibili sia per sé stessa che per i suoi partner. Secondo il Ministero del Commercio cinese, i ricavi derivanti dai progetti appaltati dalle imprese cinesi nei paesi partner della Belt and Road hanno raggiunto i 37,99 miliardi di dollari nei primi quattro mesi del 2025, con un aumento del 5,2% su base annua. Allo stesso tempo, il valore dei nuovi contratti firmati ha raggiunto i 64,54 miliardi di dollari, con un aumento del 17,4% su base annua, consolidando di fatto il commercio estero del Paese. Nel frattempo, la Cina ha esteso gli aiuti allo sviluppo a oltre 160 paesi, contribuendo a costruire corridoi economici, ferrovie, reti elettriche e ospedali che hanno creato migliaia di posti di lavoro e migliorato i mezzi di sussistenza nelle comunità locali.

Tecnologia e innovazione

Nel corso del 14esimo piano quinquennale, la Cina si è inoltre concentrata sull'innovazione, creando uno degli ecosistemi di intelligenza artificiale più avanzati al mondo e potenziando settori che spaziano dalla produzione manifatturiera all'assistenza sanitaria, dai trasporti alla finanza.

Secondo l'Accademia cinese delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nel 2023 il settore principale dell'intelligenza artificiale del Paese ha raggiunto i 578,7 miliardi di yuan (circa 81,2 miliardi di dollari). E nella seconda metà del 14esimo piano quinquennale, il modello di intelligenza artificiale DeepSeek ha fatto un debutto spettacolare, raggiungendo livelli di prestazioni paragonabili, se non superiori, a quelli delle sue controparti globali, consumando al contempo molte meno risorse di elaborazione.

Cosa significa tutto questo? Semplice: in un mondo ancora alla ricerca di certezze, i piani

quinquennali della Cina hanno offerto un senso di direzione, che coniuga una pianificazione sistematica con innovazioni audaci, nuove forze produttive di qualità, trasformazione verde e progresso interno con cooperazione globale.

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