«Abu Dhabi è la frontiera dove realizzare il business»: l'invito alle aziende italiane, soprattutto quelle medie, a guardare all'Emirato e approfittare dei suoi «ponti d'oro», arriva da Giovanni Bozzetti, fondatore e presidente di Efg Consulting, società di consulenza strategica per l'internazionalizzazione nel Medio Oriente. Efg, referente unico per l'Italia della Camera di commercio di Abu Dhabi, ha radunato a Milano più di 200 imprese (tra cui Boscolo e Bulgari Hotel; Spontini e Speck; Fratelli Rossetti, Brick's e Gruppo Percassi; Banca Esperia, Popolare di Sondrio e fondo Quercus; Chateau d'Ax e Uno Più) per il primo «Milano-Abu Dhabi Business Forum».
Zero tasse, dazi bassi, possibilità di riesportare senza dazi nei Paesi che hanno siglato accordi bilateriali, burocrazia tanto agile che un'azienda viene costituita in pochi minuti: questi i punti di forza che caratterizzano l'Emirato. A illustrarli i vertici della Camera di commercio capeggiati dal presidente Mohamed Thani Al Rumaithi, accompagnato da folta schiera di imprenditori locali.
Abu Dhabi grazie a una collocazione strategica tra l'Ovest e l'Est del mondo e a un servizio di trasporti globale garantito da Etihad-Alitalia e Fly Emirates (Dubai), può essere punto di riferimento industriale, commerciale e turistico. «Abu Dhabi, per la costellazione di isole e canali, si può definire la Venezia degli Emirati - ha aggiunto Bozzetti -; qui, inoltre, la situazione politica e sociale è stabile. E la percezione della sicurezza è elevata». Abu Dhabi, come gli altri Emirati, vuole diversificare il proprio business, legato al 90% al petrolio. L'economia non oil dovrebbe crescere del 6-8% nei prossimi 20 anni, per toccare nel 2030 il 65%.
«Il prodotto italiano - spiega Bozzetti - gode di un largo prestigio: negli Emirati il nostro export (in primis arredamento, meccanica strumentale, metallurgia e moda) ha superato nel 2015 i 5,5 miliardi». Corrono poi le attività immobiliari e il food & beverage, mentre l'Expo 2020, ad Abu Dhabi, spingerà il turismo. Negli ultimi 5 anni gli investimenti diretti esteri sono stati 30 miliardi di dollari.PBon