Economia

Prima casa, torna l’obbligo di vendita per mantenere le agevolazioni fiscali

Dopo lo stop per la pandemia, ricomincia il conto alla rovescia per l'agevolazione sulla prima casa se si vende un altro immobile entro 365 giorni: ecco come funziona

Prima casa, torna l’obbligo di vendita per mantenere le agevolazioni fiscali

Il 1° gennaio è tornato in vigore quanto era stato sospeso a causa della pandemia: chi aveva acquistato un immobile godendo delle agevolazioni sulla prima casa ma lo ha fatto impegnandosi a vendere, entro 365 giorni, un altro immobile con le stesse agevolazioni, ha visto la sospensione di quest'obbligo che adesso è tornato in vigore.

Ecco come funziona

In pratica, se a marzo 2020 (primo mese del lockdown) erano trascorsi sei mesi dall'acquisto della nuova casa, dal 1° gennaio di quest'anno è iniziato il count-down dei restanti sei mesi per vendere l'altro immobile su cui si erano ottenute le stesse agevolazioni fiscali. La legge ha stabilito che "l'obbligo di vendita in caso di acquisto di una nuova abitazione con le agevolazioni, non è comunque l'unico termine relativo alla prima casa che ricomincia a scorrere da questo mese". Infatti, sarà necessario trasferire la residenza nel Comune dove si trova l'abitazione entro diciotto mesi dall'acquisto: anche questa norma, a causa del Covid-19, era stata sospesa e ripristinata dal primo gennaio di quest'anno.

Quali sono i vantaggi

Se non riescono a rispettare i parametri, ossia la vendita di un altro immobile entro un anno dall'acquisto della nuova casa, si perdono ottime agevolazioni: come scrive Il Messaggero, "un'imposta di registro del 2% invece del 9%; un'imposta ipotecaria fissa di 50 euro e un'imposta catastale fissa di 50 euro". E poi, c'è anche un altro tipo di agevolazione che riguarda il divieto di vendere o regalare l'immobile "acquistato con le agevolazioni per la prima casa nei 5 anni successivi all'acquisto, a meno che entro un anno dalla cessione si proceda all'acquisto di una nuova casa da destinare ad abitazione principale". In questo modo, quindi, ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2022 per comprare un'altra casa da far diventare abitazione principale, per coloro i quali avessero venduto durante i mesi della pandemia.

Cosa succede alla prima casa

La nuova Legge di Bilancio 2022 ha prorogato fino al 31 dicembre "i termini per presentare domanda per ottenere alcuni benefici a valere sul Fondo di garanzia per la prima casa e per poter richiedere le agevolazioni per l'acquisto della prima casa già previste per i giovani che non abbiano compiuto i 36 anni di età, e che abbiano un Isee non superiore a 40mila euro annui", come riportato dal quotidiano di Roma. La garanzia copre fino all'80% del mutuo che non dovrà superare 250mila euro oltre ad un tasso di interesse ad un prezzo agevolato. Lo Stato, così, ha aumentato il Fondo con altri 242 milioni per l'anno in corso. Infine, anche gli under 36 con Isee inferiore a 40mila euro saranno agevolati fiscalmente non pagando l'imposta di registro catastale e ipotecaria e neanche quella sul mutuo pari allo 0,25%.

Contenuti nella nuova Legge di Bilancio, troviamo anche le nuove regole per gli sconti fiscali sull'affitto: bisognerà avere un massimo di 31 anni non compiuti, la detrazione Irpef è fissata al 20% del canone pagato con un massimo di 991,60 euro. Il reddito complessivo, inoltre, non dovrà superare le 15.

493,71 l'anno.

Commenti