Air France perde 1,2 miliardi e cerca una sponda con Etihad Trasporto aereo in difficoltà

Come spesso accade, i bilanci dicono una cosa e la Borsa un'altra. Ieri Air France Klm ha presentato i conti del semestre con una perdita netta di 1,26 miliardi, 663 milioni a livello operativo, numeri significativamente peggiori dello scorso anno. In parallelo, alla Borsa di Parigi il titolo prendeva il volo, chiudendo con un più 17%. Che cos'è accaduto? Che gli analisti si aspettavano un rosso più profondo, ma anche che le prospettive non sono catastrofiche. Nel primo semestre sono stati finanziati i tagli di 5mila persone entro fine 2013; male è andato il settore merci, compensato da un miglioramento dei passeggeri (più 3,9% in quantità e più 7,7% in ricavi). Pesante l'impatto del caro carburante, 460 milioni di euro.
Il presidente e ad Jean Cyrril Spinetta si è mostrato ottimista per la seconda parte dell'anno, nella quale dovrebbero manifestarsi i primi benefici del piano triennale di riassetto annunciato nei mesi scorsi.

Ma forse l'elemento di prospettiva più forte è costituito dalle trattative in corso con Etihad, la compagnia di Abu Dhabi, in vista di «una possibile collaborazione» commerciale, nella quale dovrebbero essere coinvolte Alitalia, di cui Air France è primo azionista, e la tedesca Air Berlin, sponda europea di Etihad. Spinetta ha detto che «niente è deciso» su tempi, forme e modalità di un'intesa, ma non c'è dubbio che un asse di questo tipo sarebbe in grado di scompaginare l'attuale realtà del trasporto aereo.

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