Allarme cassa integrazione, i sindacati avvertono Letta: 178mila lavoratori a rischio

Sul tavolo del governo il nodo del rifinanziamento della cig in deroga. La cisl: "Dopo il fermo 178mila lavoratori potrebbero non rientrare in fabbrica o in ufficio"

Allarme cassa integrazione, i sindacati avvertono Letta: 178mila lavoratori a rischio

Tra le priorità che i sindacati hanno messo sul tavolo del governo Letta c'è anche il nodo della cassa integrazione in deroga. Secondo un'analisi elaborata dalla Cisl sulla base dei dati forniti dall'Inps, infatti, nei primi quattro mesi dell’anno in media sono stati in Cig 600mila lavoratori. Ma tra questi troppi sono i posti "a rischio": dopo il fermo oltre 178mila lavoratori potrebbero, infatti, non rientrare in fabbrica o in ufficio.

Da subito i sindacati hanno iniziato a premere sull'esecutivo perché trovi le risorse per coprire la cig. L'emergenza disoccupazione è, senza alcun dubbio, al vertice del governo Letta che, oltre a trovare i fondi per coprire la cassa integrazione, intende puntare sulla crescita e abbandonare le politiche di austerity intraprese dall'ex presidente del Consiglio Mario Monti. Oltre al piano economico, tra i dossier aperti che sono appunto finiti sul tavolo del nuovo esecutivo con codice prioritario sono senza dubbio finiti gli ammortizzatori sociali. Al centro, quindi, il problema del rifinanziamento della cassa integrazione in deroga per l’intero 2013. La cig in deroga è coperta infatti solo fino a giugno. Non solo.

Secondo un report compilato dalla Cgil, infatti, nei primi quattro mesi dell’anno sono state autorizzati oltre 365 milioni di ore di cassa integrazione per una media di 530mila lavoratori coinvolti a zero ore. Lavoratori che avrebbero perso 1,4 miliardi di euro di reddito. "In media 2.600 euro netti in meno per ogni singolo lavoratore", spiega il sindacato guidato da Susanna Camusso.

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