Altra giravolta sulle pensioni Attenti alle cifre degli assegni

Il prolungamento dello "scippo" al 2023 è sparito dal testo della manovra. Ma non si escludono sorprese in Aula...

Altra giravolta sulle pensioni Attenti alle cifre degli assegni

Alla fine il governo tenta la sterzata nei minuti di recupero. La rivalutazione delle pensioni è infatti diventato un nodo centrale di questa manovra che verrà varata dal Parlamento entro la fine dell'anno, in piena pandemia. In questi giorni il Giornale.it ha tenuto altissima l'attenzione sulle tasche dei pensionati che sono stati esposti nuovamente al rischio scippo prolungato fino al 31 dicembre 2022. Infatti nella prima bozza della manovra e nella relazione illustrativa era spuntata una piccola frase che con 3 sole parole spostava in avanti di un anno la riapertura dei rubinetti per condizioni favorevoli per la rivalutazione delle pensioni.


Fino a questo momento infatti è prevista una rivalutazione piena fino al 100% solo per i trattamenti previdenziali che ammontano fino a 4 volte il minimo. A seguire, lo schema è il seguente: del 77% per gli importi fino a 5 volte il minimo, del 52% tra 5 volte e 6 volte il minimo, del 47% oltre 6 volte, del 45 oltre 8 volte e solo del 40% oltre 9 volte il minimo. Nell'ultima legge di Bilancio, quella del 2019 era stato spostata dal 97 a 100% la quota di rivalutazione per gli importi fino a 4 volte il minimo: briciole. A partire dall'1 gennaio del 2022 era stato previsto un adeguamento diverso per gli assegni: 100% fino a 4 volte il minimo, 90% tra 4 e 5 volte il minimo e 75% sopra questa soglia. Poi il brivido della bozza della manovra con un prolungamento fino al 31 dicembre 2022 del sistema con penalizzazioni. L'esecutivo giallorosso così è stato smascherato e anche i sindacati sono andati alla guerra contro Conte. A quanto pare nell'ultimo testo della manovra proprio il rinvio di questo sistema premiante è sparito lasciando dunque invariata all'1 gennaio del 2022 la scadenza per il nuovo sistema di rivalutazioni. La mossa del governo ha il sapore di una retromarcia ma potrebbe anche lasciare spazio ad una correzione con la manovra del prossimo anno per evitare tensioni in questo periodo. Un periodo in cui l'esecutivo e lo stesso premier sono in apnea per il crollo dei consensi.

Lo stralcio dalla bozza riguarda l’articolo 1, dove si leggeva che: “all’articolo 1, comma 477, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 le parole “Per il periodo 2020 2021” sono sostituite dalle seguenti: “Per il periodo 2020 2022” e al comma 478, le parole “Dal 1° gennaio 2022” sono sostituite dalle seguenti: “Dal 1° gennaio 2023”. L’intera frase è stata ritirata. Bisognerà però porre attenzione al passaggio parlamentare della stessa legge di Bilancio dove potrebbero arrivare sorprese last minute. E i sindacati sono vigili su questo punto: "Siccome siamo persone serie per cantare vittoria dobbiamo aspettare fino all’approvazione della legge in Parlamento. Per cui vigiliamo e facciamo attenzione, che non si sa mai", ha affermato il segretario generale Spi - Cgil Ivan Pedretti.

Insomma per il momento il rischio è alle spalle e dunque a partire dall'1 gennaio 2022 servirà verificare se gli assegni verranno calibrati con questo schema: 100% fino a 4 volte il minimo, 90% tra 4 e 5 volte il minimo e 75% sopra questa soglia. Una boccata di ossigeno per le tasche già provate di milioni di pensionati.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Avatar di vince50_19 vince50_19
19 Nov 2020 - 19:15
Questi lavorano nottetempo.. Peggio dei carbonari!
Mostra tutti i commenti (12)
Avatar di DRAGONI DRAGONI
19 Nov 2020 - 17:18
IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO!GIUSEPPI CI RIPROVERA' DI SICURO.
Avatar di upwithrich upwithrich
19 Nov 2020 - 17:24
Mesi di titoli "ci tagliano le pensioni", ma poi tutti i commentatori scrivono che le loro pensioni in realtà sono aumentate. Magari di poco, ma sono aumentate.
Avatar di moichiodi moichiodi
19 Nov 2020 - 17:27
Ma si, ci voleva in fine di giornata il solito nulla di nuovo sulle pensioni.
Avatar di bernardo47 bernardo47
19 Nov 2020 - 17:41
La norma già prevista con decorrenza gennaio 22, si limiterebbe a ripristinare il sistema di rivalutazione dei governi Prodi e Berlusconi che è veramente migliore del sistema attuale......ma non del tutto esaustivo..,..
Avatar di aldoroma aldoroma
19 Nov 2020 - 17:48
L'importante che non si taglia il suo di stipendio.... Lui e coloro che si congolavano.... Nel dire, SIAMO IL MODELLO ITALIA.......
Avatar di Dreamer_66 Dreamer_66
19 Nov 2020 - 17:52
Gli articoli di questo giornale sulle pensioni stanno superando in numero quelli su Belen e i Ferragnez messi assieme...
Avatar di anticalcio anticalcio
19 Nov 2020 - 17:53
sai i pensionati che hanno votato e sostenuto i grilli e le sinistre,...quelli che dovevano tutelare i meno abbienti...ahahahaha
Avatar di do-ut-des do-ut-des
19 Nov 2020 - 17:54
Tagliassero i grandi stipendi dei dirigenti statali e dei conduttori tv. Non si può più vedere stipendi milionari per dire due sciocchezze nei programmi televisivi.
Avatar di ulanbator10 ulanbator10
19 Nov 2020 - 18:03
Di fatto però fino al 31-12-2021 non cambia nulla ed al di la' dei titoli sempre usati impropriamente da questo giornale, sta di fatto che le pensioni medie di chi ha pagato fior di contributi per 40 anni, non saranno rivalutate. E chi mai puo' dire che con la legge di bilancio del 2021 per il 2022 non lo facciano ancora
Avatar di faman faman
19 Nov 2020 - 18:42
ma basta con questi articoli terroristici sulle pensioni, stiamo parlando di pochi spiccioli in meno. Da come state trattando con ossessione l'argomento sembra che ci taglino le pensioni, niente di tutto ciò, in realtà aumentano, di pochissimo ma aumentano. Ma basta.
Avatar di Trinky Trinky
19 Nov 2020 - 18:50
Zitti tutti, ce lo spiegherà Dreamer_66 cosa succederà...........
Avatar di vince50_19 vince50_19
19 Nov 2020 - 19:15
Questi lavorano nottetempo.. Peggio dei carbonari!
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi