Si complica e si aggrava la vicenda dei treni veloci di AnsaldoBreda per i quali le ferrovie belghe hanno già annunciato l'annullamento dell'ordine. Anche le ferrovie olandesi, Ns, hanno preso la stessa decisione. Al costruttore italiano del gruppo Finmeccanica non è giunta alcuna comunicazione ufficiale, ma il vicepremier Lodewijk Asscher si è espresso in tal senso dopo il consiglio dei ministri. Ns, interamente posseduta dallo Stato, aveva deciso di rinunciare ai treni lasciando però l'ultima parola al governo che è giunto alla stessa conclusione.
Nei giorni scorsi avevano già annullato l' ordine dei treni V250 Fyra le ferrovie belghe; la commessa era unica, ma suddivisa in due contratti che prevedevano la consegna di 16 treni all'Olanda e 3 al Belgio, per un valore complessivo di circa 400 milioni, di cui 120 già pagati. Attualmente sono stati consegnati nove treni a SN, gli altri, già pronti, sono in fase di prova.
Il «caso» è scoppiato in gennaio, quando i treni - consegnati da appena un mese - non hanno retto a una violenta nevicata, che li ha danneggiati. Giovedì l'ad di AnsaldoBreda, Maurizio Manfellotto, ha respinto le accuse, indicando in carenze manageriali, manutentive e in errori di guida le cause degli inconvenienti. Reciproche le richieste di danni.
La vicenda, comunque, per dimensioni e carattere internazionale, è seguita dai tre governi.
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