Obiettivo raggiunto: Ansaldo Energia sarà ceduta a Cassa depositi e prestiti. L'annuncio è stato dato in anteprima dal sottosegretario alla Difesa, Roberta Pinotti, intervenuta a Telenord. «Una telefonata questa mattina presto da parte del ministro Zanonato», ha detto la parlamentare ligure, «mi ha dato la conferma». Ora, ha aggiunto, il governo «cercherà nuovge partnership industriali per rilanciare e allargare il raggio di azione di Ansaldo» e intanto, ha concluso Pinotti, «si continua a lavorare su Breda e Sts».
La conferma è arrivata nel pomeriggio, da parte dei sindacati che hanno incontrato i vertici di Finmeccanica appena prima del cda riunitosi proprio per approvare la cessione al Fsi, il braccio operativo della Cdp, del pacchetto di maggioranza della controllata, pari all'84,55%, compreso il 45% attualmente detenuto dal fondo americano First Reserve. E in serata si è appreso il dettaglio dell'operazione, il cui prezzo di riferimento è 777 milioni di euro. Per la cessione del 39,55% Finmeccanica incasserà 273 milioni al closing, previsto per fine anno, insieme al deconsolidamento di un debito finanziario stimato a giugno, per la quota Finmeccanica, in 220 milioni: un ulteriore «aggiustamento» fino a 130 milioni è subordinato al conseguimento di risultati economici già definiti da parte di Ansaldo Energia nel prossimo triennio, pagabili quindi nel 2015,16 e 17. Anno in cui scatterà l'opzione di acquisto, a favore della stessa Cdp, del 15% rimasto alla holding, per 117 milioni più interessi. Dopo l'acquisizione del pacchetto di maggioranza di Ansaldo Energia c'è l'impegno di Cdp di individuare partner industriali a cui collocare parte della quota, dato che il Fsi può detenere la maggioranza solo temporaneamente. In pole position la coreana Doosan che già era tra i possibili acquirenti, prima che prendesse il sopravvento la ricerca di una soluzione tutta italiana. In ogni caso, Cdp manterrà il controllo sulle scelte strategiche dell'azienda. E c'è un impegno anche per Ansaldo Sts e Ansaldo Breda: una volta completata l'operazione Energia, Finmeccanica e Cdp sono pronte a firmare un'intesa attraverso cui la Cassa depositi e prestiti si impegna a valutare per le società dei trasporti opportunità, come una partnership industriale. La strategia definita dall'ad Alessandro Pansa e dal presidente Gianni De Gennaro, e appoggiata dall'esecutivo, si focalizza sul core business dell'aerospazio e difesa. Il piano prevede, dunque, le dismissioni di Sts e Breda. I pretendenti non mancano: Breda, in particolare, interessa alla giapponese Hitachi e a General Electric Italia, del gruppo Ge. Da buona parte del mondo politico e sindacale è arrivata la richiesta che prima di aprirsi a dei partner stranieri le due società passino sotto il controllo pubblico.
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