Def, come cambia il Superbonus

Approvato il Def: grazie a nuovi aiuti per 5-6 miliardi di euro, ecco cosa cambia in materia di Superbonus e gli interventi attesi negli altri settori

Def, come cambia il Superbonus

L'Aula della Camera ha approvato con 412 voti favorevoli e 55 contrari la risoluzione di maggioranza sul Def 2022. L'Assemblea ha inoltre accolto con 407 sì, 22 no e 36 astenuti la relazione al Parlamento che aggiorna il piano di rientro del debito pubblico. Per questa votazione, che richiedeva la maggioranza assoluta, il gruppo Fdi aveva annunciato la propria astensione. Cosa cambia, nel caso specifico, per il Superbonus? Il ministero dell’Economia ha fatto sapere che è in fase di preparazione un decreto legge di prossima approvazione con 5-6 miliardi di euro sul piatto in nuovi aiuti.

Cosa cambia sul Superbonus

Il Governo deve "prorogare il termine attualmente previsto" che obbliga le villette unifamiliari a effettuare il 30% dei lavori entro giugno per usufruire del Superbonus. Lo prevede la risoluzione di maggioranza sul Def depositata alla Camera. Il testo precisa anche che "la percentuale del 30% dell'intervento complessivo" deve essere riferito "al complesso dei lavori e non ai singoli lavori oggetto dell'intervento". La risoluzione chiede anche di allentare i limiti per la cessione dei crediti edilizi, consentendola a istituti diversi da banche ed assicurazioni. "È legittimo che il Governo utilizzi anche lo scostamento di bilancio per investire molto di più dei 5 miliardi previsti dal Def, alla luce del fatto che gli aumenti dei prezzi graveranno entro dicembre almeno per 70 miliardi sui redditi delle famiglie e sui bilanci delle imprese", ha affermato il segretario generale Cisl, Luigi Sbarra, a margine del congresso nazionale Fim per il quale "le risorse vanno trovate anche nell'incremento massiccio dei prelievi fiscali sugli extra profitti e dalla redistribuzione di tutta l'Iva aggiuntiva".

Le altre novità

Tra le altre misure allo studio del governo c'è la doverosa proroga del taglio alle accise su benzina e diesel ben oltre la data di scadenza già prorogata da fine aprile ai primi giorni di maggio per mantenere verso il basso il prezzo dei carburanti dopo il taglio di 30,5 centesimi operato qualche settimana fa. Lo sconto, in scadenza esattamente il 2 maggio, ha già avuto un costo complessivo di 588 milioni di euro.

Come si legge sul Corriere, oltre alla proroga, il decreto dovrebbe contenere il nuovo finanziamento dei fondi di garanzia sui prestiti alle imprese, nuove misure per accogliere i profughi in arrivo dall'Ucraina, altri interventi che possano calmierare il caro-bollette, "il rafforzamento dei meccanismi di adeguamento dei prezzi degli appalti pubblici rispetto all’inflazione che ha colpito in particolare le materie prime e l’energia".

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