Economia

Arriva la stangata sulle bollette. La mossa per contenerla

Aumenta il prezzo delle bollette come mai prima d'ora. Dati preoccupanti ma arriva la mossa del governo

Arriva la stangata sulle bollette. La mossa per contenerla

Da questa mattina il costo delle bollette per il consumo di corrente elettrica crescerà come mai prima d'ora. Una vera e propria stangata che farà registrare un aumento del prezzo dell'energia del 12% e del gas per oltre il 21%. Crescita, però, che sarà in parte attenuata da uno stanziamento del Governo.

La nuova tariffa che si avrà rimarrà tale almeno fino a settembre. Il primo ottobre ci sarà un nuovo aggiornamento che con tutta probabilità non farà altro che confermare la tendenza.

Prezzi in grande aumento a causa dei listini delle materie prime, in particolare di carbone e petrolio, che spinte a rialzo realizzano un effetto a cascata sui costi di produzione delle altre. Il metano, ad esempio, una delle sostanze principali per la produzione di corrente elettrica in Italia, è tra queste che subiranno un notevole aumento di prezzo. Chi è che si occupa dell'aumentare o diminuire le bollette è l'autorità dell'energia Arera, un organismo statale indipendente che regola i vari settori energetici e ambientali. Proprio Arera, ieri, fino a tarda serata, attraverso i suoi economisti e tecnici ha provato a rielaborare i conteggi sul tariffario prendendo in considerazione anche l'impatto che il fondo bollette, emanato in serata dal Consiglio dei ministri e contenuto nel decreto Lavoro, potrà avere sui cittadini.

Si tratta di un fondo di oltre 1 miliardo di euro. 650 milioni derivano dai proventi delle quote per le aste "verdi" dello scorso anno mentre 400 milioni verranno recuperati dai risparmi avvenuti sui costi di gestino del 2020. Questo è stato voluto sopratto per evitare possibili proteste da parte dei consumatori. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in proposito, ha chiarito: "Con la decisione adottata dal governo, però, l'aumento corposo viene dimezzato. Ma è chiaro che corriamo il rischio di andare incontro ad altri rincari se il costo della Co2 continuerà aumentare e visto che i trend del mercato stanno cambiando così rapidamente".

Il parere degli esperti

L'economista dell'energia Davide Tabarelli, su il Sole 24 ore, facendo i calcoli sulla base del meccanismo adottato dall'autorità dell'energia aveva già avvertito riguardo la possibile stangata: "La ripresa dell'economia europea incontra un primo ostacolo nell'impennata dei prezzi dell'energia che per l'Italia porta una stangata sulle bollette di elettricità e gas dal primo luglio 2021. In base ai dati preliminari è possibile stimare per l'elettricità un aumento intorno al 12% e per il gas oltre il 21%, entrambi balzi record mai visti in passato". Percentuali che trasformate in numeri equivalgono, contando anche i carburanti, a un sovraccosto a carico dei consumatori di circa 7 miliardi di euro.

Alessandro Marangoni, un altro economista energetico del centro studi Althesys, spiga il motivo di questo incremento dei prezzi: "A fronte di un netto calo della componente energia, sono saliti i costi dei servizi di vendita e gli oneri generali di sistema".

Anche i dati Istat non sono dei migliori. Nonostante le stime vedano l'inflazione ferma al +1,3%, stesso livello di maggio, a preoccupare sono i prezzi dei prodotti energetici aumentati da +13,8% di maggio a +14,1% di giugno. Tra l'altro, con rialzi delle bollette che vanno dal +16,8% al +16,9% e dei prodotti energetici a mercato libero che, rispetto al +12,6% dello scorso mese, segnano un +0,2%.

Questo è dovuto a due fattori principali: la ripresa dell'attività industriale dopo la pandemia e le politiche contro gli investimenti nei giacimenti e con le campagne d'opinione contro le trivelle e più in generale contro i combustibili fossili. Il risultato è stato che nonostante la domanda di energia sia rimasta la stessa, l'offerta è calata dal momento che le fonti di energia rinnovabile ancora non riescono a soddisfare il fabbisogno nel mondo.

Un esempio concreto del rincaro energetico è dato dall'aumento del prezzo del carbone che dai 50 dollari dello scorso anno è arrivato a costarne 120.

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