Economia

Attenzione all'Iban: cosa fare con l'assegno unico

Necessario che nella domanda dell’assegno unico venga specificata la modalità di pagamento preferita. Ogni scelta comporta regole da rispettare

Attenzione all'Iban: cosa fare con l'assegno unico

Farà il suo debutto a marzo di quest’anno l’assegno unico, un sostegno economico rivolto alle famiglie ed attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili.

A poter presentare domanda saranno non solo i cittadini italiani ma anche quelli di uno Stato membro della Ue o con permesso di soggiorno, residenti nel Paese da almeno due anni e che pagano le tasse.

L’importo, come spiega Investireoggi.it, spetta a tutti i nuclei familiari, indipendentemente dalla situazione lavorativa in cui si trovano i genitori, e sarà erogato mensilmente direttamente dall’Inps. L’entità della cifra varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di Isee valido al momento della domanda e terrà conto sia dell’età che del numero dei figli. Inoltre riguarda anche eventuali disabilità di questi ultimi.

A chi spetta l’assegno unico

Come già spiegato in precedenza, l’assegno unico compete per ogni figlio minorenne fiscalmente a carico, per ogni figlio disabile fiscalmente a carico senza limiti di età e per ogni figlio maggiorenne fiscalmente a carico fino al compimento del 21° anno di età.

In quest’ultimo caso, però, per godere del sostegno deve essere soddisfatta una delle seguenti condizioni: che il soggetto interessato frequenti un corso di formazione scolastica, professionale o di laurea, abbia un reddito da lavoro inferiore agli 8.000 euro, sia registrato come disoccupato presso i servizi pubblici per l’impiego.

Il figlio maggiorenne, se lo desidera, può presentare personalmente la domanda. In questo caso la richiesta si riferirà alla sola quota di assegno di competenza del figlio maggiorenne stessa e la cifra spettante sarà pagata direttamente allo stesso.

Le modalità previste

È bene sottolineare che il pagamento sarà fatto mensilmente dall’Inps a partire dal mese di marzo e fino a febbraio del 2023. Ci sono diverse modalità con le quali sarà erogato il beneficio: con accredito su conto corrente bancario, conto corrente postale, carta di credito o di debito dotata di codice Iban, libretto di risparmio con codice Iban o, infine, consegna di contante presso uno sportello postale.

La modalità più comoda per il beneficiario deve essere indicata nella domanda. I percettori di reddito di cittadinanza riceveranno l’accredito ogni mese sulla carta di cui sono già in possesso.

L’intestatario dell’Iban

Se si preferisce ricevere il beneficio con accredito su conto corrente, su carta o libretto dotati di Iban bisogna fare attenzione. In questo caso, infatti, esistono precise regole da dover rispettare.

Innanzitutto nel caso in cui l’assegno venga pagato totalmente al genitore richiedente, l’Iban deve essere intestato a quest’ultimo o cointestato con altro soggetto. Vi è poi una seconda possibilità: se l’importo sarà versato al 50% al genitore richiedente e l’altro 50% all’altro, allora gli strumenti di riscossione devono essere intestati/cointestati alla madre ed al padre.

La terza ipotesi è legata al pagamento da farsi verso a uno dei soggetti che esercitano la responsabilità genitoriale (tutore/i o affidatario/i) e presentano la relativa domanda: in questo caso lo strumento di riscossione deve essere intestato/cointestato ad uno dei tutori o affidatari.

Infine, se liquidazione dell’assegno è da farsi direttamente al figlio maggiorenne che presenta la domanda in sostituzione dei genitori, lo strumento di riscossione dovrà essere intestato o cointestato allo stesso richiedente.

Assegno unico senza Isee

È anche possibile inoltrare la domanda senza inserire l'Isee. In tal caso, però, si avrà diritto solo all'importo minimo, ossia 50 euro mensili. Chi vuole potrà inserire l'Isee anche in un secondo momento.

Non sarà necessario presentare la documentazione all'Inps: l'istituto previdenziale potrà ricavare l'indicatore della situazione economica incrociando i dati.

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