Economia

Atene riapre la Borsa, Troika in campo

Occhi puntati sul listino greco dopo il black out di cinque settimane. Corsa contro il tempo sul piano di aiuti

Atene riapre la Borsa, Troika in campo

Diciotto giorni a disposizione della Troika per completare il salvataggio della Grecia, con un piano di aiuti del valore di 83 miliardi in cambio di ulteriori riforme strutturali: il premier Alexis Tsipras, alle prese anche con le fratture interne a Syriza e con possibili elezioni anticipate, ha bisogno di liquidità entro il 20 agosto, quando scadrà una rata da 3,4 miliardi con la Bce di Mario Draghi. È con questo spettro di incertezza che oggi si riaccendono, dopo cinque settimane di black out (era il 26 giugno), i monitor della Borsa di Atene. Una prova di ritorno alla «normalità» per Tsipras che ha intanto alzato il tetto dei prelievi in banca a 420 euro in tre giorni invece di una settimana.

Oggi gli occhi dei grandi investitori sono quindi puntati sulla reazione della Borsa di Atene, che da inizio anno ha perso il 4%, imboccando una strada opposta a quella degli altri listini dell'Euro zona (Piazza Affari ha guadagnato il 23,8% e Francoforte il 15%): tornano in contrattazione tutte le società quotate, comprese le banche, alle prese con una difficile ristrutturazione e ora alimentate dalla Bce con 90 miliardi di fondi «Ela». Sono state previste misure contro la «volatilità», con sospensioni sotto al precedente limite del 30%, ma non ci sono restrizioni per gli investitori internazionali.

Dall'andamento delle quotazioni si capirà quanto fa paura il nuovo tiro alla fune che oppone il Fondo monetario (che ha esplicitamente scritto di non essere disponibile ad aprire ancora il portafogli se non ci sarà una ristrutturazione del debito greco) e la Germania di Angela Merkel, fiera oppositrice con il ministro della Finanze Wolfgang Schaeuble di qualsiasi sconto ai «Pigs»: gli analisti ritengono necessario un taglio netto del debito (oggi insostenibile) di Atene, forse prossimo al 30 per cento. Non solo l'ex responsabile delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis insiste a denunciare un supposto piano di Berlino per esautorare la Commissione Ue a favore di un super-commissario fiscale, che poi allungherebbe i «tentacoli» del rigore su Spagna, Francia e Italia.

Nel week end, comunque, i colloqui tra Atene e la troika sono proseguiti «in un clima positivo».

I punti chiave restano le privatizzazoni e le misure su pensioni e mercato del lavoro, con la reintroduzione dei licenziamenti collettivi; cui si aggiunge il problema di evitare che le nuove regole europee sui saltavaggi delle banche in crisi (il baill-in) ricadano sui correntisti, come è avvenuto a Cipro nel marzo 2013.

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