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Atlantia diventa Mundys e punta sulla tecnologia

Obiettivo: la leadership nel mercato della mobilità. Blackstone pronto a sostenere lo shopping

Atlantia diventa Mundys e punta sulla tecnologia

Atlantia cambia di fatto, e di nome. Dopo la rifocalizzazione del business avvenuta con la cessione delle Autostrade a seguito della tragedia del Ponte Morandi, la holding controllata dalla famiglia Benetton (con Edizione tramite Sintonia) cambia in «Mundys». Un nome che richiama la globalità e il dna del gruppo che punta nei prossimi 5 anni a diventare leader globale della mobilità: in pancia ci sono al momento gli Aeroporti di Roma (Adr), quelli francesi (Nizza, Cannes e Saint Tropez), Telepass, Abertis , Yunex Traffic e il Grupo Costanera. Un rebranding che è stato presentato ieri a Milano sul palco dell'evento New Journey dove per la prima volta Alessandro Benetton, vicepresidente di Mundys e presidente di Edizione, ha riunito le prime linee delle società che compongono la galassia di famiglia.

«Investiremo in innovazione, sostenibilità e qualità dei servizi al passeggero», ha detto Benetton spiegando che Mundys è oggi è presente in 24 Paesi e gestisce, ogni anno, 3 miliardi di transiti di automezzi leggeri e pesanti, 60 milioni di passeggeri aeroportuali, 7,5 milioni di clienti Telepass, oltre che i sistemi di traffico di 600 grandi città, tra cui Londra, Miami, Singapore e Bogotà. «Non è soltanto un mero cambio di nome: è l'idea di lanciare un progetto, una grande piattaforma di mobilità integrata e sostenibile che punta sulla internazionalizzazione, sulla tecnologia, sulla sostenibilità e sul lavoro delle persone nel mondo senza mai dimenticare che il nostro cuore e la nostra mente sono in Italia», ha detto il presidente di Mundys, Giampiero Massolo.

Allo scopo, oltre ai 10 miliardi di investimenti organici previsti dai business plan delle controllate (8 miliardi quelli di Adr), saranno dedicate risorse ad hoc sulla cui entità il management non ha voluto alzare il velo. Ma per le quali scende in campo ufficialmente un investitore di peso: «Blackstone si è impegnata ad apportare ulteriore capitale (attraverso aumenti di capitale, ndr) a Mundys insieme ad Edizione nel caso ci sia bisogno per future acquisizioni», ha detto Andrea Valeri, chairman di Blackstone Italy. Valeri ha sottolineato come Blackstone e i Benetton si siano trovati «da subito in completa sintonia dal punto di vista strategico», soffermandosi sulla «altissima qualità degli asset, che abbiamo sempre pensato come irreplicabili per scala e densità». A coordinare questa «orchestra di partecipate» arriverà un nuovo ad: Benetton ha assicurato che la scelta è stata fatta e «il nome arriverà entro il mese». Un passo fondamentale per lo shopping che guarderà al mondo delle infrastrutture; Benetton non ha escluso anche quelle energetiche, della mobilità e dell'intelligenza artificiale.

Il tutto secondo uno sviluppo globale che guarda anche all'Africa.

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