Avio diventa americana. Il gruppo torinese che produce motori per aerei, tra cui l'Eurofighter Typhoon, ha ufficializzato la vendita a General Electric della divisione aeronautica. Un'operazione da 3,3 miliardi di euro che, per Cinven e Finmeccanica, azionisti di Avio rispettivamente con l'81 e il 14,3%, significa una bella plusvalenza, dopo l'investimento effettuato nel 2006. Allora la valorizzazione della società piemontese era di 2,6 miliardi e nel pacchetto rientravano anche le attività aerospaziali che adesso però restano in mano ai due soci. La sola Finmeccanica con questa operazione incassa 260 milioni, che saranno destinati alla riduzione del livello di indebitamento del gruppo, e valorizza il suo investimento al doppio del valore di acquisto.
«L'azionariato della divisione spazio di Avio - ha precisato l'ad Francesco Caio - non cambia nel breve periodo». Adesso «si apre una nuova fase in cui, sotto la guida di Cinven e Finmeccanica, si definirà un quadro di alleanze industriali in linea con gli interessi italiani ed europei in questo settore strategico». L'operazione, che verrà perfezionata nei prossimi mesi, prevede l'acquisto delle attività aeronautiche da parte di Ge Aviation e rientra nella strategia del colosso americano di rafforzare la propria posizione nella propulsione a reazione, ma non solo: Ge progetta nuove applicazioni dei prodotti Avio nei settori della trasmissione di potenza nell'industria oil&gas, nella propulsione marina e nella generazione di energia. Il presidente e Ceo di Ge Aviation, David Joyce, ha infatti annunciato investimenti per lo sviluppo delle attività per 1,1 miliardi di dollari in 10 anni e l'abbattimento immediato del debito di 1,4 miliardigrazie al corrispettivo stabilito, appunto 3,3 miliardi appunto. Il prezzo d'acquisto rappresenta un multiplo pari a 8,5 volte l'ebitda previsto per l'esercizio 2012. Intanto, ad applaudire l'acquisizione è il governo targato (anche se per poco) Mario Monti, ben conosciuto da Ge visto che fu proprio il Professore, nelle vesti di Commissario Ue alla concorrenza nel 2001, a bloccare la proposta di fusione tra General Electric e Honeywell, considerata contraria alle normative antitrust. Quella siglata ieri è «un'operazione che permetterà di accrescere il peso e il valore di Avio nel mercato internazionale - commenta Palazzo Chigi - grazie ai vantaggi offerti dalla relazione consolidata tra Ge Aviation e Avio, e al consistente piano di investimenti in ricerca, sviluppo e in nuove tecnologie produttive che sarà realizzato da Ge».
Nel 2011 i ricavi di Avio, per oltre il 90% all'estero, hanno superato i 2 miliardi, con un ebitda pari a 384 milioni. L'utile invece è stato pari a 20,8 milioni. Nel settore aeronautico le vendite ammontano a 1,7 miliardi, il 50% circa derivante dalla vendita di componenti proprio a Ge e le sue joint venture nel settore della produzione di motori aeronautici. Ma per Finmeccanica le notizie non sono finite: il consorzio Eurofighter ha ricevuto un nuovo ordine per 12 velivoli dall'Oman.
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