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Axpo, i pionieri del price cap puntano ai 250mila clienti

È stata la prima società energetica a mettere un tetto ai prezzi. E a credere nel modello digital

Axpo, i pionieri del price cap puntano ai 250mila clienti

È stata la prima energy company 100% digital a nascere e crescere sul web (con il brand Pulsee) e oggi, a tre anni di distanza, Axpo Italia brinda a un 2022 chiuso (a settembre) a quota 12,5 miliardi di euro. Erano poco più di 2,3 nel 2019, ma da allora, la società nata durante la transizione al libero mercato, ha avuto una evoluzione netta, complici il Covid prima e la crisi energetica poi.

«Abbiamo cavalcato l'incredibile sviluppo che è avvenuto in Italia sul fronte digitale con l'avvento del Covid, facendoci trovare preparati e già sulla scena. Nell'ultimo anno, poi, abbiamo saputo cogliere le esigenze dei nostri clienti lato impresa e lato consumer con offerte dedicate e che potessero supportare le necessità contigenti. Ad esempio, l'idea di mettere un price cap (cioè il limite superiore al costo da pagare per un prodotto) alle forniture domestiche ha permesso a molti clienti di ridurre le bollette e di essere rassicurati dal rischio di incontrollati picchi di prezzo», spiega al Giornale Simone Demarchi, amministratore delegato di Axpo Italia.

Quando era ancora impantanato nelle discussioni a Bruxelles tra gli Stati membri Ue, il price cap è apparso nelle offerte del gruppo che, per 12 mesi, ha proposto un tetto al costo della materia prima elettricità, permettendo in parallelo di beneficiare dei cali di prezzo. «Grazie alla formula indicizzata garantiamo, nei momenti di ribasso del costo della materia energia, un calo dei prezzi. Una formula che ha catturato il 20% dei contratti stipulati dal lancio dell'offerta in dicembre» spiega Demarchi.

Axpo Italia, che è una controllata dell'omonimo gruppo svizzero - nato nel 1914 e presente oggi in più di 30 Paesi tra Europa, Asia e Stati Uniti - opera su energia e gas con il brand Pulsee, ha attualmente 100mila clienti nel domestico e circa 20mila aziende. Per le imprese, in particolare, l'azienda offre energia verde certificata e riduzioni di prezzo con contratti a 5-7 anni. Il gruppo è impegnato nello sviluppo di soluzioni green su misura per le aziende che decidono di ridurre il proprio impatto sull'ambiente e nell'evoluzione della mobilità elettrica cittadina attraverso una produzione di elettricità climate-friendly e la fornitura di servizi innovativi come i PPA (accordi di acquisto di energia a lungo termine). Nel 2022, Axpo Italia ha lanciato sul mercato i Green Flexy PPA. Si tratta di una soluzione dedicata alle Pmi che permette di accedere a una fornitura di energia da fonte rinnovabile, proveniente da impianti eolici e fotovoltaici.

«Il nostro obiettivo è quello di traguardare 250mila clienti per il 2025 e di espandere il business sulla scia della transizione energetica in atto. Quindi sviluppando servizi legati al fotovoltaico domestico e alle ricariche elettriche. Ma anche entrando nel mondo, tutto in divenire, delle comunità energetiche. Una strada che percorreremo da soli guardando eventualmente a piccole acquisizioni di nicchia legate a questi settori di interesse».

Guardando al futuro prossimo, Demarchi stima «che il mercato dell'energia possa restare stabile anche alla luce del fatto che l'Europa e l'Italia hanno modificato i propri canali di approvvigionamento» e auspica che il governo possa «semplificare le autorizzazioni sul fronte green creando un quadro di regole stabili e certe e sviluppi il più possibile le infrastrutture energetiche, rigassificatori e terminali compresi» .

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