Banche, tagli per 15mila entro il 2014

La crisi continua a mordere le banche italiane che si avviano a ridurre il personale di 14-15mila unità nel prossimo triennio. È quanto prevede l'Abi nel Rapporto di previsione Afo-Financial Outlook 2012-2014. «Nel complesso del triennio - spiega l'Abi - le spese del personale dovrebbero diminuire per 700 milioni di euro», grazie al contenimento degli organici del 5% rispetto al dato del 2011. Le cifre dell'associazione guidata da Giuseppe Mussari non dovrebbero comunque tener conto dei recenti piani di ristrutturazione annunciati da istituti come Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bpm e Mps, l'ultimo in ordine temporale; al tempo stesso la cifra non comprende i circa 5mila esuberi annunciati dalla banche di credito cooperativo, che non fanno parte dell'Abi. Il contenimento dei costi prevede, inoltre, il taglio di 1.400 sportelli (-3,6% sul 2011).

Ciò per far fronte a una redditività ai minimi storici, con il return on equity dell'attività bancaria che anche nei prossimi anni resterà solo di poco superiore al 2%. Nel prossimo biennio, inoltre, la crescita delle sofferenze sarà superiore a quella dei prestiti con un'incidenza in aumento dal 5,4% del 2011 al 7,3% del 2014.

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