La Commissione europea ha autorizzato l'introduzione da parte dell'Italia di uno schema di garanzia di sei mesi per fornire liquidità alle banche solvibili in caso di necessità. Lo ha reso noto una portavoce dell'esecutivo europeo. L'Italia ha chiesto un'attivazione precauzionale dello schema, sebbene la Commissione Ue abbia detto che "non ci sono aspettative perché si manifesti la necessità di utilizzare questo schema".
La misura sarà valida fino alla fine dell'anno. La Commissione, spiega un portavoce dell'esecutivo Ue, trova che lo schema sia "in linea" con le linee guida sugli aiuti di Stato alle banche durante le crisi; schemi simili sono attualmente in vigore in diversi Stati membri. L'Italia "ha chiesto alla Commissione di autorizzare la fornitura di sostegno alla liquidità, che può essere dato alle banche in caso di bisogno. L'Italia ha notificato questa misura per ragioni precauzionali. Non c'è alcuna aspettativa che il bisogno di utilizzare questo schema debba sorgere". "Durante l'applicazione delle regole per gli aiuti di Stato alle banche in caso di crisi straordinaria, la Commissione autorizza uno schema di garanzia sulle passività delle bancheper un periodo di sei mesi, per poter monitorare gli sviluppi e adattare le condizioni.
Come questa decisione e altre decisioni precedenti dimostrano, ci sono diverse soluzioni che possono essere messe in campo in pieno accordo con le regole Ue per contrastare le turbolenze sui mercati", conclude il portavoce, che non commenta circa l'entità dello schema di garanzie autorizzato.Il fondo complessivo di questa garanzia potrebbe estendersi fino a un valore di 150 miliardi di euro, come anticipato dal Wall Street Journal e confermato da fonti governative.
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