Gli esiti dei severi stress test comunicati dall'Eba hanno fornito giudizi positivi per le nostre banche maggiori, fatta eccezione per Monte dei Paschi di Siena (bocciatura largamente prevista). Ho accolto con una certa soddisfazione il confortante risultato espresso dall'Autorità, tanto più che non sono portato a risparmiare critiche assai dure, quando lo reclama la realtà, verso il nostro sistema bancario. La soddisfazione è doppia se penso al report della banca d'affari Morgan Stanley che a pochi giorni dagli stress test aveva bocciato il Banco Popolare, provocando in Borsa immediati scossoni del titolo (reiterando il giudizio qualche giorno dopo). Le Cassandre sono così servite. Proprio in questa rubrica avevo manifestato dubbi sull'opportunità di rendere pubblico quel documento che giocava d'anticipo sul pronunciamento dell'Eba. Guardandomi bene dall'esprimere valutazioni nel merito mi aveva lasciato perplesso il metodo, l'intempestività dell'operazione.
Alla luce di quanto emerso venerdì laddove si è certificata la solidità del Banco Popolare unita alla sua capacità di resistenza davanti all'arrivo di una forte scossa recessiva il giudizio non può che confermarsi assai negativo verso l'iniziativa di Morgan Stanley, alla prova dei fatti una mossa che ha favorito chi intende speculare sul peggio. O forse potrebbe celare altri obiettivi... Su quel che è accaduto auspico che Consob e procure (non solo quella di Trani) facciano rapidamente chiarezza e, nel caso, prendano i dovuti provvedimenti. Così come è necessario un segnale forte e autorevole di governo e Banca d'Italia: non è più il tempo delle frasi di circostanza, a frittata avvenuta.
Ciò detto, non credo che il buon esito degli stress test abbia risolto i problemi delle banche italiane. Per ora teniamoci stretta la buona notizia, sulle innumerevoli spine avremo modo di tornare di sicuro!www.pompeolocatelli.it
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