Economia

Bat investe 500 milioni su Trieste

Un hub per ricerca e prodotti senza la combustione del tabacco

Bat investe 500 milioni su Trieste

Un investimento di 500 milioni nei prossimi cinque anni a Trieste per la realizzazione del primo sito di innovazione e sostenibilità che produce sigarette elettroniche con sede nella nuova zona franca di Bagnoli della Rosandra. L'ha annunciato ieri Bat, azienda leader nel settore dei beni di consumo multi-categoria - gruppo multinazionale British American Tobacco - al centro congressi del Molo IV.

Dodici linee di produzione, 20.000 metri quadrati di area, che daranno lavoro complessivamente a 2.700 persone. A Bagnoli Bat farà sorgere un impianto ad alto tasso di innovazione, capace di generare a regime 600 assunzioni. Quello di Trieste sarà l'unico stabilimento produttivo di Bat in Italia e avrà anche funzioni di ricerca e innovazione nel campo. E accadrà a Trieste perché è la "Città Europea della Scienza 2020" e perché ha il più alto numero di ricercatori in Europa, oltre a ospitare 30 centri di ricerca attivi. Quattro i prodotti che interesseranno la linea produttiva: la sigaretta elettronica Vuse e i suoi liquidi, i prodotti di tabacco riscaldato Glo, i moderni prodotti orali o Modern Oral Velo - piccoli sacchettini che non contengono tabacco ma nicotina da mettere vicino alle gengive - e prodotti farmaceutici antinicotina. Obiettivo: far migrare i fumatori tradizionali verso sponde salutari e prodotti a rischio ridotto e raggiungere entro il 2030, 50 milioni di consumatori. Sono 13 milioni gli ex fumatori passati a prodotti a rischio ridotto Bat. Insomma dal fumare allo svapare è un attimo.

È un momento importante per la nostra economia e per il nostro Paese - ha detto Roberta Palazzetti presidente e ad di Bat Italia e area director per il Sud Europa e l'apertura di questo hub è un elemento fondamentale nei nostri obiettivi di trasformazione per ridurre l'impatto del business sulla salute. Si parte con le costruzioni a fine novembre, vorrei già vedere il primo modulo finalizzato per maggio 2022.

Il progetto sarà realizzato in partnership con Interporto Trieste Spa e l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale - Porti di Trieste e Monfalcone.

All'incontro hanno partecipato i ministri Giancarlo Giorgetti e Stefano Patuanelli, il governatore Massimiliano Fedriga, il deputato Ettore Rosato, il presidente dell'Autorità portuale Zeno D'Agostino, il direttore generale dell'Agenzia Dogane e monopoli Marcello Minenna e il presidente dell'Interporto Paolo Privileggio.

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