"Mai parlato di pensioni d’oro, sono semmai i giornali che ne hanno parlato". Così il presidente dell’Inps Tito Boeri in audizione alla commissione Anagrafe tributaria torna sul nodo pensioni. "Il testo delle nostre proposte è sul sito dell’Inps e in
nessuna parte c’è un riferimento alle pensioni d’oro", ha detto Boeri, entrando nei dettagli della suo piano per consentire la flessibilità in uscita e superare le rigidità della riforma Fornero.
La flessibilità sarebbe finanziata, ricorda Boeri, intervenendo in modo diverso e graduale, a partire dagli assegni da 3.500 euro (ma anche sui vitalizi dove le riduzioni sono maggiori), "alla luce delle conoscenze delle banche dati che ci dicono che queste persone hanno fruito della pensione molto prima di quanto ne avrebbero dovuto fruire alla luce andamento demografico e dei principi contributivi". Si tratta, conclude, "di un piccolo contributo di solidarietà per consentire un’uscita flessibile". Poi il presidente dell'Inps ha parlato delle spese dell'istituto. Il taglio del 50% della spesa informatica nell’amministrazione pubblica, previsto dal comma 282 della legge di stabilità, impedirà all’Inps "di accendere le macchine".
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