Economia

Bollo auto: quando scatta la massima sanzione

Il provvedimento non è così raro, anzi, siamo di fronte a una delle principali sanzioni utilizzate dal Fisco contro chi non è in regola con le tasse

Bollo auto: quando scatta la massima sanzione

Non bisogna commettere l’errore di pensare che non pagare il bollo auto sia meno grave di non rinnovare l’Rca. È evidente che un veicolo non può circolare senza assicurazione, ma eludere la tassa automobilistica può provocare spiacevoli conseguenze, in extrema ratio anche il fermo amministrativo. Se l’automobilista continua a essere moroso le Regioni hanno la facoltà di rivolgersi ai concessionari alla riscossione che mettono in moto un iter che termina proprio con il fermo del mezzo.

Quando scatta il fermo amministrativo per il bollo auto non pagato

Il provvedimento non è così raro, anzi, siamo di fronte a una delle principali sanzioni utilizzate dal Fisco contro chi non paga le tasse, ma non viene applicato in maniera immediata. Prima di tutto le Regioni, quando un contribuente è moroso, intimano il pagamento attraverso l’invio di una serie di solleciti. Solo dopo che è trascorso un periodo di tempo in cui non c’è risposta da parte dell’automobilista debitore la pratica viene trasferita all’Agenzia delle entrate. Da questo momento in poi riparte l’iter, con nuovi avvisi e raccomandate. Qualora il contribuente continui a essere moroso scatta il fermo amministrativo.

Il preavviso

L’Agenzia delle entrate, in ogni caso, non blocca subito il veicolo, ma prima avvisa l’automobilista con il preavviso di fermo amministrativo. Il provvedimento vero e proprio scatta solo a distanza di 30 giorni, sempre che il contribuente continui a ignorare i solleciti di pagamento del bollo auto. A quel punto, la vettura non può più circolare, non può essere rottamata e neppure custodita in un luogo di pubblico accesso. Il mezzo può, però, essere venduto, ma solo se il compratore viene avvisato del fermo amministrativo in atto.

Quando scatta la prescrizione

Chi non paga il bollo auto ha solo un modo per farla franca: se scatta la prescrizione. L’Agenzia delle entrate deve inviare un avviso del mancato pagamento della tassa automobilistica al contribuente moroso entro tre anni dalla scadenza del balzello.

Se questo atto non viene compiuto nei termini stabiliti dalla legge il debito si prescrive e l’automobilista non deve più nulla al Fisco italiano.

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