Vincent Bollorè ha in tasca il nome del nuovo socio estero pronto a investire nella Mediobanca di Alberto Nagel. «Abbiamo trovato un gruppo internazionale che vuole venire con noi per lavorare tutti insieme», ha detto l'uomo d'affari bretone. L'operazione punta a mantere inalterata all'11% la presa su Piazzetta Cuccia dei soci esteri racchiusi nel cosiddetto «gruppo C» del patto di sidancato, malgrado la decisione di Groupama di vendere il proprio 4,9 percento. In praticolare, il nuovo socio avrà il 3%, mentre lo stesso Bollorè salirà dal 6% attuale all'8 per cento.
Il finanziere non ha però voluto sbottonarsi sui dettagli del riassetto: il nome del nuovo socio sarà svelato solo «nell'ultima settimana di dicembre», poco prima della scadenza dello stesso accordo parasociale, fissata per martedì 31. L'unica precisazione è che a sostituire Groupama non sarà un altro soggetto d'Oltralpe: è una società «non francese, internazionale», ha detto Bollorè. «Mediobanca per noi è un investimento di lungo termine, siamo molto contenti di restare e di aver rinnovato il patto, e se vogliono che si cresca cresceremo, ha ripetuto invece Bollore, quando al previsto rafforzamento del proprio gruppo nel libro soci di Piazzetta Cuccia.
Lo stesso patto di sindacato - oggi incardinato sulle banche del «gruppo A», gli azionisti industriali del «gruppo B» e appunto gli esteri del «gruppo C» - pare comunque destinato, nel medio termine, a una profonda revisione. Il punto di arrivo in Mediobanca dovrebbe essere un «accordo light», costruito attorno alle singole quote. Un altro modo per ribadire che l'epoca dei salotti buoni è finita per sempre.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.